NFL, rugby e le encefalopatie croniche. Il caso Hernandez riaccende il dibattito

I risultati dell’esame effettuati sul corpo di Aaron Hernandez, ex giocatore dei New England Patriots (NFL), resi pubblici nei giorni scorsi, hanno alimentato la discussione che vorrebbe un legame tra gli sport ad alti impatti a gravi patologie al cervello.

I FATTI
Hernandez, tight end dei Patriots, è stato arrestato nel 2015 e condannato per l’omicidio di Odin Lloyd e lo scorso aprile, a due anni di distanza, lo statunitense ha deciso di togliersi la vita impiccandosi nella sua cella. In seguito a tali fatti il suo cervello (su richiesta della famiglia) è stato analizzato dalla Boston University’s – reparto di neuropatologie – che ha riscontrato come l’ex giocatore soffrisse di encefalopatie croniche, legate ai tanti colpi subiti alla testa durante la sua carriera agonistica. Il legame tra sport e patologie croniche al cervello è stato poi confermato dallo stesso dipartimento dell’università americana, seguito dal dottor McKee, che ha analizzato 111 cervelli di giocatori di football (donati appositamente alla ricerca), riscontrando 110 casi di encefalopatie croniche.

LEGAME TRA PATOLOGIE E SPORT
La patologia che ha coinvolto Hernandez (CTE, encefalopatia traumatica cronica) ha spostato nuovamente le attenzioni nei confronti degli sport di contatto, rugby incluso, che negli ultimi anni ha aumentato ancor di più l’attenzione verso della concussion. Aggressione, depressione, paranoia, perdita di memoria, confusione e demenza sono tutti sintomi che stanno allarmando i medici, considerato che possono apparire anche anni dopo il termine della carriera sportiva.

RIMEDI
Riguardo il football americano, il maggior fornitore di caschetti ha progettato un nuovo modello di elmetto in grado di attutire i colpi ricevuti dai giocatori. Per quanto riguarda il rugby, tutte le federazioni internazionali hanno sviluppato un rigido protocollo legato alla concussion con l’obiettivo di prevenire (durante la formazione e lo sviluppo del giocatore) tale rischio, riconoscerlo e gestirlo seguendo i normali tempi di degenza che richiede un aspetto così delicato della palla ovale.

Autore: Andrea Nalio

Polesano, giornalista dal 2008, lavora come free lance a Londra e rappresenta l'anima operativa di RugbyMercato.it. Nel recente passato ha collaborato con i quotidiani Il Resto del Carlino e La Voce di Rovigo e condotto la trasmissione "Linea di Meta" per Radio Kolbe. Ha pubblicato anche un libro: «Pepenadores. Insieme ai cacciatori di rifiuti»: Reportage sulla dignità dei riciclatori informali della discarica di Oaxaca (Messico).

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