Tra i Lions ed i Cheetahs si sarebbe avviata una trattativa che potrebbe portare l’estremo Earl Rose a Bloemfontein in cambio del trasferimento a Johannesburg del numero 8 Ashley Johnson, più conguaglio. Messo fuori squadra da coach Dick Muir durante l’ultimo Super14 in seguito ad una serie di prestazioni da dimenticare, il 26enne Rose, giocatore da sempre nel cuore dei tifosi e per questo abituato a far discutere, vorrebbe infatti cambiare aria e provare così a risollevare la propria carriera, a partire proprio da questa Currie Cup.
A confermare la trattativa per lo scambio tra i due giocatori, accomunati dall’essere stati portati in Tour con gli Springboks lo scorso novembre e dall’aver in seguito visto calare le proprie quotazioni fino a venir relegati in Vodacom Cup, è stato a SuperSport.com lo stesso CEO dei Lions, Manie Reyneke. L’ingaggio di Rose per i Cheetahs rappresenterebbe tra l’altro la fine di un problema di scelte per lo spot di estremo, il triangolo arretrato dovrà infatti fare i conti con la partenza per gli Aironi di Danwell Demas ed il probabile trasferimento di Lionel Mapoe agli Sharks.
«No grazie» sarebbe stato però risposto all’agente del giocatore dai Free State Cheetahs, secondo quanto svelato dal coach dei trequarti Hawies Fourie a Rugby365.com. Il tecnico ha si confermato la trattativa, raccontando che dopo un primo rifiuto i Lions si sarebbero fatti di nuovo avanti, chiedendo come contropartita il mediano d’apertura Louis Strydom. «Non vi è dubbio che Earl sia un giocatore con un grande talento, ma ci alieneremmo una grande fetta dei nostri tifosi se lo ingaggiassimo» ha quindi spiegato Fourie, affermando che l’ingaggio di Earl Rose non ci sarà. Fourie ha poi confermato l’esistenza di una trattativa per prolungare il contratto di Johnson, che sarà svincolato al termine della Currie Cup.