Chris Robshaw al telefono con i tifosi, intento a capire perché non hanno rinnovato l’abbonamento. Joe Marler piegato tra le gradinate del Twickenham Stoop Stadium impegnato a pulire i seggiolini dell’impianto. Scene tanto insolite quanto verosimili in casa Harlequins grazie al codice di disciplina introdotto la scorsa stagione dal Director of Rugy John Kingston (colui che ha raccolto l’eredità di Conor O’Shea). Un vademecum di regole, semplici, chiare, nei confronti delle quali tutti i componenti della famiglia Quins devono attenersi e realizzato grazie all’amicizia che Kingston ha rafforzato negli anni con Arsene Wenger, l’allenatore dell’Arsenal.
‘Ho la fortuna di conoscerlo – ha dichiarato la guida della compagine londinese -, e quando ho firmato per gli Harlequins ci siamo incontrati. Lui mi ha chiesto un aspetto che avrei voluto migliorare del club e io gli ho risposto: ‘la disciplina’. Fare la cosa giusta al momento giusto, che non sempre accade. Per me è fondamentale raggiungere questo target, perché voglio che gli Harlequins diventino campioni di Inghilterra nuovamente, supportati da un ambiente di cui vado fiero’.
Così, seguendo l’esempio dell’allenatore francese dei Gunners – che ha inserito un codice simile con punizioni che variano dalle 1000 Sterline di multa per mancare a una gara ufficiale del team nonostante non convocati, alle 100 Sterline se scoperti a leggere il giornale o guardare il cellulare in infermeria -, Kingston ha introdotto regole di condotta simili.
‘Ci assicuriamo che le punizioni vadano a beneficio del club. Ad esempio, decidiamo un numero di ore da spendere al telefono parlando con i tifosi e chiedendogli perché non hanno rinnovato l’abbonamento. Oppure, pulendo i seggiolini dello stadio. Un giorno, dopo aver pulito una tribuna, un giocatore mi ha detto che sentiva dolore alla schiena e io gli ho ricordato che qualcuno fa quel lavoro tutte le settimane…’.
Il codice di condotta ha quattro step: il primo è un colloquio con Kingston, per capire i motivi di una scelta o di un comportamento sbagliato. Il secondo, ore da dedicare alla comunità dei Quins – ‘togliere il tempo alle persone è più importante che toglierli denaro’, ha dichiarato lo stesso Kingston.
Il terzo step coinvolge le convocazioni mentre il quarto introduce la punizione più severa, che recentemente ha conosciuto l’ala della Nazionale Marland Yarde, sospeso a causa di tre allenamenti saltati e poi lasciato andare considerate le sue difficoltà ad allinearsi al codice di condotta (ora infatti il giovane tre quarti è in forza agli Sharks). ‘La sua partenza è stata un fallimento per tutti e rimpiango la decisione di averlo allontanato dal team, ma non posso permettere che i giocatori decidano il comportamento generale del gruppo. Non possono comportarsi come credono, senza poi subirne le conseguenze. Ai Quins abbiamo una cosa chiamata ‘La cultura del club’, e con i senatori del gruppo ci confrontiamo per capire come gestire le varie situazioni. Ma tutti, io per primo, sanno che nessuno è così importante e insostituibile per questa società’.