Perdite consistenti per I club della Gallagher Premiership, nella stagione 2016/2017 solo il bilancio di Exeter è in positivo.

L’allarme arriva dal quotidiano The Guardian, le cui analisi evidenziano come nella stagione 2016/2017 i club della lega abbiano accumulato una perdita complessiva di oltre 28,5 milioni di sterline.

La maglia nera di questa preoccupante classifica spetta ai Worcester Warriors, undicesimi la scorsa stagione, con una perdita stimata di 8 milioni di sterline. Non a caso il finance director del club si è dimesso lo scorso mese. Non se la passano bene nemmeno gli Harlequins le cui perdita è salita a £4.6 milioni.

Secondo indiscrezioni i dati della stagione 2017/2018 non sembrerebbero essere migliori, si parla di una perdita complessiva dei club inglesi che sfiorerebbe i £35 milioni.

Da notare però che nella stagione in esame i ricavi in realtà sono aumentati a £11,9 milioni così come però anche l’ammontare degli stipendi saliti a quota £10,4 milioni. Si evince che i club non sono stati in grado di sfruttare al meglio l’aumento di risorse, ricorrendo a prestiti bancari e all’aiuto degli sponsor per l’ampliamento dei propri impianti.

The Guadian mette in luce anche la lampante differenza tra la English Premiership e il corrispettivo calcistico, la Premier League. La lega gestita dalla Football Association vanta introiti per 4,5 miliardi mentre la Gallagher Premiership 189.1 milioni, quanto un club di media fascia come il Southampton per intenderci.

Naturalmente urgono soluzioni immediate per il problema nonostante gli addetti ai lavori si dichiarino abbastanza tranquilli data l’attrattiva commerciale di cui il rugby gode e additano ai club francesi le quali spese elevate hanno costretto i club inglesi a votare 4 anni fa per un notevole innalzamento del tetto salariale.

L’amministratore delegato dei Saracens, Mitesh Velani, afferma invece che l’RFU dovrebbe offrire maggiore assistenza alle squadre

“Ci sono abbastanza ricavi dallo sport professionale ma bisogna fare qualcosa per bilanciare la disparità tra i proventi generati a livello internazionale e le difficoltà riscontrate a livello nazionale. Noi vogliamo tifosi non solo quando Inghilterra gioca contro la Nuova Zelanda  a Twickenham  e i biglietti sono particolarmente costosi ma servono soprattutto supporters che seguano i club. C’è bisogno di un approccio più collaborativo. “

Una risposta indiretta arriva dalle parole di Stephen Brown, CEO della Rugby Football Union

“abbiamo milioni di tifosi che seguono l’Inghilterra in TV o vengono a Twickenham. Noi vogliamo che loro siano interessati al rugby in Inghilterra ma non solo per quanto concerne la nazionale,  stiamo facendo il possibile per incoraggiarli  a supportare anche i propri club”

 

 

 

 

Autore: David Zobbio

Classe 2000. Giovane promessa dell'atletica nei 200 metri e 400 metri piani. Fresco di diploma di maturità in Amministrazione, finanza e marketing con una tesina su «sport management e strumentalizzazione dell'atleta».

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