Pretorius, Antonelli e Del Pinto oscurano l'hat trick di Ursache!

Big Sergiu UrsacheGiornata indimenticabile per il CUS Perugia. Con un secondo tempo d’orgoglio gli umbri conquistano Torino e la salvezza, mettendo nell’ombra l’incredibile primo tempo di un incontenibile Sergiu Ursache, autore di tre mete e devastante palla in mano, tant’è che senza raddoppio l’unico in grado di placcarlo si è dimostrato Nicola Pedrazzani, altro big del pack e della rimessa laterale, dove è risultato ancora una volta decisivo. Quella che doveva essere la giornata di superUrsache, del piede del solito ottimo Karlo Aspeling e della fuga in testa al girone dei piemontesi, è stata invece la condanna alla B per Firenze. I toscani hanno ceduto sul terreno amico, contro un Piacenza mai domo e finalmente vincente, dopo una collezione sterminata di punti di bonus difensivi. Non abbastanza però per restare in questa Serie A dalla formula dubbia, se non indecente, che ha finito col penalizzare realtà che probabilmente con la vecchia formula avrebbero vissuto una maggiore tranquillità.
La giornata di Ursache si è così trasformata nella giornata di Conway Pretorius, gran fisico e grande intelligenza tattica per il sudafricano, autore di due mete. La quarta meta, quella del bonus in trasferta, porta invece il nome di Pietro Antonelli, giovane centro aquilano che in Serie A ha dimostrato di far la differenza e di esser maturato molto, grazie ad un ambiente tranquillo, così come a brillare è stata ancora una volta la stella di Federico Del Pinto, un vero e proprio lusso per la categoria.  Centro, apertura o estremo, già chiamato con l’Italia Emergenti, Del Pinto è rientrato al meglio dopo l’operazione al ginocchio sinistro (menisco) confermandosi come uno dei migliori in assoluto, oltre che un cecchino implacabile.

Serie A – Pool Salvezza I: U.R.Capitolina 27, CUS Genova 27, CUS Torino 26, CUS Perugia 23, Piacenza 15, Firenze 15


CUS TORINO – BARTON CUS PERUGIA 29-32 (29-14)

Giocare solo per un tempo non basta per vincere una partita. Il CUS Ad Maiora Rugby 1951 mostra uno dei suoi volti migliori nei primi 40′, chiusi sul 29-14, con tre mete di un super Ursache, e nei secondi lascia il palcoscenico alla Barton CUS Perugia, affamata di punti salvezza e bravissima a trovarli con una rimonta bruciante, che vale il 29-32 e un preziosissimo bonus portato via dal centro sportivo Angelo Albonico.
I ragazzi di coach Andre Bester iniziano con il piglio giusto e, dopo un paio di “in avanti” che frustrano altrettanti azioni alla mano destinate a miglior sorte, vanno in vantaggio con un piazzato di Apeling al 3′ (3-0). Al 6′ i biancorossi rimangono in 14 per l’ammonizione a Renetti. Passa un minuto e sugli sviluppi di una touche ai 10 metri, Ursache sfonda e varca la linea, ma un avversario tiene alta la palla. I padroni di casa vanno in meta lo stesso all’8′, quando l’arbitro Russo concede la tecnica su una mischia che sta comunque per entrare. Aspeling trasforma e i biancoblù provano la fuga (10-0). Gli umbri, però, non ci stanno e Pretorius all’ala è inarrestabile al 12′. Del Pinto manda l’addizionale a bersaglio e accorcia le distanze (10-7). Al 25′ lo stesso specialista manca dalla piazzola il calcio del pareggio. Pretorius, ancora lui, è decisivo anche al 27, quando finta il passaggio e serve sulla fascia Ferraris, che sorprende la difesa locale e termina in meta, nonostante la disperata e tardiva rincorsa di Monfrino. Del Pinto firma il 10-14. Negli ultimi 10′ della prima frazione si vede il più bel CUS Torino della gara. Al 31′, dopo un tentativo di Aspeling, l’ovale perviene a Ursache, che di potenza non perdona. Aspeling converte per il 17-14. 
Al 34′ Carlalberto Lo Greco conquista palla al volo e innesca un’azione alla mano, finalizzata al largo in velocità da Ursache come una vera ala. Il calcio di Aspeling firma il +10 (24-14). Non è finita perché al 38′, con gli umbri in 14 per un cartellino giallo a Biondi, una touche ai 5 metri fa partire il carrettino. L’ovale esce per il solito Ursache, che fa tripletta (29-14). Si va al riposo così, con nella mente le immagini di un CUS Ad Maiora molto simile a quello volitivo apprezzato contro il Firenze. Il prosieguo non sarà, però, lo stesso, Le motivazioni fanno la differenza e quelle della Barton, a caccia della permanenza in categoria, pesano molto di più. Al 3′ l’ottimo Pretorius, vera e propria spina del fianco della retroguardia torinese, va via come un treno e solo un bravissimo Dezzani lo stoppa. Neanche il tempo di respirare e scatta Michel, con Aspeling puntuale a sospingerlo fuori dal campo. La meta al 6′ di Antonelli è obiettivamente meritata (29-19). Al 10′ dialogano bene Aspeling, Ursache e Monfrino, che conquista metri prima di essere placcato. L’iniziativa rimane ai biancoblù e Martina commette “in avanti” e un metro dalla linea. Al 13′ prima Dezzani blocca una folata avversaria, poi Betto Lo Greco salva tutto quando la mischia pare cosa fatta. Al 14′ l’infortunato Malvagna viene punito per un’uscita ritardata dal rettangolo e Del Pinto può usufruire di un piazzato, che però spedisce sul palo e fuori. Pretorius al 18′ segue perfettamente un calcetto a seguire di un compagno ed è il più rapido a raggiungere l’ovale e a schiacciarlo. Del Pinto non sbaglia ed è 29-26. 
Ancora il centro al 27′ sigla il pareggio (29-29). Gli uomini di Luca Martin ne hanno di più e provano anche a vincere. Pretorius al 29′ fa il break e Monfrino lo tira giù all’ultimo momento. Per un fuorigioco al 35′ Del Pinto ha dalla piazzola la chance del vantaggio e inquadra i pali (29-32). I padroni di casa cercano il colpo di coda e al 39′, quando subiscono un fallo, la scelta è fra il piazzare e lo scodellare out, per giocarsi l’ultima touche all’altezza dei 5 metri. Si va in piazzola, anche perché la posizione è piuttosto ravvicinata, anche se un po’ decentrata. Pane quotidiano, insomma, per Aspeling, il cui destro però sfila a lato. Finisce con i perugini che festeggiano la salvezza, ottenuta con una grande determinazione. Il Cus Torino si consola con due punti, che, in effetti, consolano poco. A Genova il CUS batte la Capitolina per 20-18 e a Firenze il Piacenza prevale per 19-16, per una classifica che vede in testa Capitolina e CUS Genova con 27 punti, seguiti dal CUS Torino con 26, dal CUS Perugia con 23 e da Aeroporto Firenze e Piacenza con 15. A un turno dalla conclusione, toscani ed emiliani sono retrocessi in serie B. Capitolina, CUS Genova e CUS Torino si giocheranno il successo nella poule, per quello che vale.

Marcatori: primo tempo: 3′ c.p. Aspeling (3-0); 8′ meta tecnica, trasf. Aspeling (10-0); 12′ meta Pretorius, trasf. Del Pinto (10-7); 27′ meta Ferraris, trasf. Del Pinto (10-14); 31′ meta Ursache, trasf. Aspeling (17-14); 34′ meta Ursache, trasf. Aspeling (24-14); 38′ meta Ursache (29-14). Secondo tempo: 6′ meta Antonelli (29-19); 18′ meta Pretorius, trasf. Del Pinto (29-26); 27′ c.p. Del Pinto (29-29); 35′ c.p. Del Pinto (29-32).

CUS TORINO: Dezzani, Civita, Monfrino, Aspeling, Perju, Bombonati, Carlalberto Lo Greco, Ursache, Spinelli, Merlino, Perrone (33′ st Maso), Malvagna (14′ st Pellegrini), Dell’Anna (21′ st Mattia Racca, 33′ st Dell’Anna), Martina (21′ st Novello, 38′ st Montaldo), Montaldo (24′ pt Lo Faro).
A disposizione: Sebastiano Lo Greco, Murgia, Cremonini.
All.: Andre Bester

CUS PERUGIA: Gazzola, Michel, Antonelli, Del Pinto, Magi, Gioè, Corbucci, Ferraris, Pretorius, Bresciani, Pedrazzani, Renetti, Di Vito, Cappetti, Biondi (7′ st Palazzetti).
A disposizione: Russo, Sampalmieri, Giorgietti, Bellezza, Masilla, Vizioli, Lamanna.
All.: Luca Martin
Arbitro: Francesco Russo (Milano)
Assistenti: Filippo Barrafranca (Alessandria) e Gabriele Trebbi (Parabiago)
Ammonizioni: 6′ pt Renetti (CUS Perugia), 38′ pt  Biondi (CUS Perugia).
Punti conquistati: CUS Torino 2, CUS Perugia 5.


AEROPORTO FIRENZE RUGBY v PIACENZA RUGBY 16 -19 (10 – 13)

E’ beffardo il ritorno a una vittoria che mancava dal 25 gennaio: il Piacenza Rugby passa a Firenze, ma Perugia fa lo stesso a Torino, condannando in un colpo solo sia i biancorossi piacentini che i biancorossi toscani alla retrocessione in serie B. Fiumi di rammarico per la squadra di Pagani, uscita con la schiena dritta dalla battaglia di Firenze, dopo un recupero durato qualcosa come 14 minuti. Contorni di epicità per un’impresa che finisce in fumo pochi minuti dopo, quando rimbalza la notizia del colpaccio di Perugia. Stagione maledetta fino in fondo per una squadra che fino in fondo ha mantenuto dignità nell’atteggiamento e produttività in campo. Dimostrando un esemplare attaccamento alla maglia. Partita, come annunciato, ruvida e spigolosa. Il Piacenza l’affronta di petto, trovando subito grande competitività. Sorin Frangulea cancella lo zeronel punteggio, poi Antltrova la meta dell’allungo. Ma Firenze piazza la zampata di un nuovo pareggio: 10-10. L’ultimo acuto del primo tempo è di Sorin dalla piazzola. Gran confronto di pacchetti. Di mete neanche l’ombra. Si va avanti a furia di pedatone dalla piazzola. Così, il Piacenza ne trova due provvidenziali con Della Ragione, ritagliandosi tre punti di vantaggio, che difenderà con tutto quello che è in suo possesso lungo una sorta di tempo supplementare durato qualcosa come 14 minuti perchè il pallone non usciva mai. Alla fine, allo stremo delle forze, il Piacenza torna a casa con il primo successo esterno della pool salvezza, prendendosi la rivincita dopo la sconfitta dell’andata contro i toscani. Ma tutto sarà inutile, perchè da Torino di lì a poco arriverà un’autentica doccia gelata.

Alla fine della gara, sono mille le sensazioni che animano le parole di coach Pagani: «Le prime riguardano il mio orgoglio per aver allenato questi ragazzi. E’ stato un onore poter lavorare con giocatori che hanno dato tutto quello che potevano.A Firenze la squadra mi ha dato l’ennesima dimostrazione di attaccamento alla causa». Poi si apre il capitolo delle responsabilità: «Io mi prendo le mie, che evidentemente sono tante. Dico solo che ci è anche girata male. L’infortunio di Antl, un giocatore che viaggia alla media di una meta a partita, è il primo esempio che mi viene il mente. Il risultato del Perugia? Non dovevamo arrivare in queste condizioni. Perdere tutte quelle partite ci ha portato a mettere il nostro destino nelle mani degli altri». E adesso? «Onoriamo l’ultima partita conTorino. Poi? Io non mi dimetto. Da subito sono pronto a mettermi a lavorare perriportare il Piacenza in serie A».

Marcatori: p.t. 10’ cp Frangulea S. (Piacenza R.) 0 – 3, 13’ cp Mené, 18’ m Antl (Piacenza R.), tr. Frangulea S. 3 – 10, 23’ m (Aeroporto Firenze), tr Mené 10 – 10, 34’ cp Frangulea S. (Piacenza R.) 10- 13; cp Mené (Aeroporto Firenze) 13 – 13,  17’ st Della Ragione (Piacenza R.) 13 – 16, 25’ st cp. Mené (Aeroporto Firenze) 16 – 16, 33’ st cp Della Ragione (Piacenza R.) 16 – 19,
AEROPORTO FIRENZE RUGBY: Taddei (40’ st Falleri), Citi, Rios, Meyer, Semoli, Passaleva, Mené, Santi, Bottacci, Casolari, Soldi (5’ st. Vignoli), Battisti, Viale, Fanelli (30’ st Ciampa), Chiostrini (15’ st Manigrasso).
A disposizione: Fortunati Rossi, Nava, Ghini, Bastiani.
All. De Rossi.
PIACENZA RUGBY: Girometti (40’ st Trabacchi) , Muzzin,. Barani, Franchi, Frangulea S., Antl, Frangulea F. Pelizzari, Del Nevo, Della Ragione, Stead, Bonatti, Berzieri, Forestelli (30’ st Barzan), Alberti (9’ st Quaranta).
A disposizione: Baccalini, Battini, Ilinca, Sola, Poggi.
All. Pagani.
Arbitro: Salierno, di Napoli
GdL.:  Giovannelli, Antoniazzi.
Cartellini:  32’ cg. Chiostrini (Aeroporto Firenze); 7’ st cg Del Nevo (Piacenza R), 11’ cg Franchi, 20’ st cg Fanelli (Aeroporto Firenze), 38’ st cg Viale (Aeroporto Firenze), 40’ st cg Frangulea F. (Piacenza R.), 40’st cg Berzieri (Piacenza R.).
Calciatori: Della Ragione 2/4, Mené 3/3, Frangulea S: 3/3
Note: pioggia battente, campo in ottime condizioni, 700 spettatori.
Punti conquistati in classifica: Aeroporto Firenze 1; Piacenza R. 4


CUS GENOVA – UNIONE CAPITOLINA 20-18 (4-1)

Il rischio che fosse una partita falsata dall’assenza di posta in palio c’era tutto ma alla fine è stato scongiurato. Match vero dunque e in bilico fino all’ultima azione nel quale i ragazzi della Capitolina, pur provandoci con estrema caparbietà, non sono riusciti a segnare punti per far proprio l’incontro, causa anche l’ottima prova difensiva dei genoani. L’alternanza di attacchi da ambo le parti e la grande disponibilità al gioco da parte delle due squadre hanno dato vita ad una partita piacevole e senza esclusione di colpi, problemi in touch per l’URC che di contro ha dominato in mischia chiusa.

 Cus Genova: Sandri (1′ 2o Cipriani), Salerno, Gregorio, Castle, Serpico (30′ 2o Ciranni), Alberghini, Garaventa (20′ 2o Cadeddu), Bertirotti, Barry (30′ 1o Del Terra), Imperiale F., Fisiihai (7′ 2o Imperiale P.), Dell’anno (33′ 2o Gerli), Pallaro, Maccari (1′ 2o Casaleggio), Cattaneo. All. Bordon N.U. Desideri
Unione Capitolina: Cesari, Del Monaco (20′ 2o Aquisti), Molaioli (31′ 2o Bitonti), Gualda, Recchi (40′ 2o Del Monaco), Bocchino (10′ 2o Rota), Vannini, Dionisi, Rampa, Conti (29′ 2o Iachizzi), Manozzi (20′ 2o Ricci), Scoccini, Forgini, Polioni, Marsella. All. Orsini N.U. Monanni

Autore: Manuel Zobbio

Marketing Communication Manager presso Zani Serafino, azienda storica del cookware e del design made in Italy. Un master di specializzazione del Management dell'Atleta. E' con Marco Martello il referente italiano di Digidust Sport, primaria agenzia internazionale di marketing e sport management specializzata nel rugby. Co-Fondatore di RugbyMercato.it e anima di PiazzaRugby.it dal 2009, ha fatto parte della redazione del mensile Rugby! magazine, del settimanale lameta e di MondoRugby.com, collaborando anche con l'European Rugby Cup.

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