L’ultima volta che la Scozia è riuscita a espugnare Twickenham risale al 1983, anno in cui l’Inghilterra non vinse neppure uno dei match dell’allora 5 Nazioni.
Ai tempi la Scozia arrivava anch’essa da tre sconfitte e con un 22-12 rifilò il cucchiaio di legno agli inglesi.
Dopo 28 anni la Scozia arriva di nuovo a Twickenham senza un successo nell’RBS 6 Nations, ma in confronto ad allora l’Inghilterra sta volando sulle ali del successo.
La squadra di Martin Johnson ha battuto il Galles a Cardiff e ha avuto la meglio di Italia e Francia in casa, correndo velocemente verso il suo primo Grande Slam dal 2003.
Ma gli scozzesi sono abituati a sorprendere e a ottenere risultati contro i pronostici quando si parla d’Inghilterra e sicuramente ad Andy Robinson non dispiacerebbe rompere le uova nel paniere alla squadra che si è liberata di lui nel 2006.
Il coach della Scozia ha cambiato quattro giocatori rispetto al XV che è stato battuto dall’Irlanda, con Simon Danielli, Joe Ansbro e Rory Lawson a sostituire Nikki Walker, Nick De Luca e Mike Blair tra i trequarti.
Nel pack, invece, è Johnnie Beattie a pagare il momento di forma precario, con Nathan Hines che torna nel ruolo di blindside flanker e Kelly Brown che passa a numero 8.
“E’ il nostro match e amo ogni sfida che mi coinvolge con la Scozia – ha detto Robinson -. E’ una sfida unica ed è eccitante giocare in uno stadio fantastico come Twickenham, essendo protagonisti.
Poi ci sono sfide nelle sfide, come per Rory Lawson e Kelly Brown, che giocano in club inglesi e che hanno tanti amici qui. Ma la competizione e la voglia di vincere ci sono a prescindere dall’avversario”.
L’Inghilterra si presenta all’appuntamento con il solo Alex Corbisiero a sostituire Andrew Sheridan infortunatosi nell’ultimo match e il cui Sei Nazioni è finito. Non trova spazio, invece, Courtney Lawes, con Louis Deacon e Tom Palmer confermati in seconda linea.
“Non sarà una partita facile, affronteremo una Scozia aggressiva che verrà qui per vincere. A loro non importerà nulla di ciò che è successo prima, se usciranno da Twickenham da vincitori – le parole di Johnson -.
Per loro è una partita facile, arrivano qui con tutti convinti che continueremo la striscia vincente, senza pressioni, ma con la cattiveria agonistica di batterci a casa nostra, a Twickenham e non sarà facile.
Saranno pericolosi e se noi scendiamo in campo convinti di essere superiori rischiamo di pagare a caro prezzo la nostra presunzione”.
INGHILTERRA – SCOZIA
Domenica 13 marzo, Twickenham, ore 16.00
Inghilterra: 15 Ben Foden, 14 Chris Ashton, 13 Mike Tindall (c), 12 Shontayne Hape, 11 Mark Cueto, 10 Toby Flood, 9 Ben Youngs, 8 Nick Easter, 7 James Haskell, 6 Tom Wood, 5 Tom Palmer, 4 Louis Deacon, 3 Dan Cole, 2 Dylan Hartley, 1 Alex Corbisiero.
A disposizione: 16 Steve Thompson, 17 Paul Doran-Jones, 18 Simon Shaw, 19 Tom Croft, 20 Danny Care, 21 Jonny Wilkinson, 22 Matt Banahan.
Scozia: 15 Chris Paterson, 14 Simon Danielli, 13 Joe Ansbro, 12 Sean Lamont, 11 Max Evans, 10 Ruaridh Jackson, 9 Rory Lawson, 8 Kelly Brown, 7 John Barclay, 6 Nathan Hines, 5 Alastair Kellock (c), 4 Richie Gray, 3 Moray Low, 2 Ross Ford, 1 Allan Jacobsen.
A disposizione: 16 Scott Lawson, 17 Geoff Cross, 18 Richie Vernon, 19 Alasdair Strokosch, 20 Mike Blair, 21 Dan Parks, 22 Nick De Luca.
Dal sito rbs6nation.com