«E’ una situazione molto delicata e di enorme importanza per il futuro del rugby Italiano, nessuno credo pensasse fino in fondo ad una esclusione della franchigia, penso che gli addetti ai lavori pensassero alla fine ad un accordo anche se in extremis con la federazione, questo non e’ accaduto e quindi adesso si apriranno nuovi scenari seguiti da inevitabili polemiche». Così ha commentato la sorte degli Aironi l’ex terza linea della Nazionale Andrea De Rossi, tecnico de I Cavalieri Prato, che le voci vorrebbero come una possibile pretendente al trono, memori anche del progetto T.R.E. (Toscana Rugby Eccellenza).
«In sostanza credo che ci siano problemi da ambo le parti – ha continuato ADR in un’intervista pubblicata oggi da Il Tirreno – il primo è la comunicazione, ma il problema più grosso è la mancata programmazione a lungo termine, in Italia è molto difficile che un club te lo permetta ma sopratutto ci creda, ovviamente a parte qualche caso». I 7 milioni di euro a stagione richiesti dalla FIR, però, farebbero scappare chiunque di questi tempi.«In effetti trovare sponsor non e’ molto semplice in questo momento, credo che il futuro sia proprio nei propri mezzi, intendo dire crearsi dei ritorni interni facendo investimenti sul club a livello cittadino e regionale di promozione cioè non solo puntare sull evento rugby al sabato ma creare altre iniziative collaterali per far appassionare anche persone e famiglie esterne al rugby, passare una domenica allo stadio ma non solo perché c’è la partita. E’ chiaro che serve programmazione tempo soidi e persone giuste che ci credano».
L’intervista diventa così l’occasione per fare il punto proprio sui progetti futuri dei toscani: «A dir la verità il progetto Tre si è un po’ arenato, per tanti motivi, – rivela De Rossi – abbiamo però iniziato una collaborazione cittadina con tutte le realtà pratesi che sta avendo un buon ritorno . Credo che comunque il futuro sìa unire le forze per un unico obbiettivo e penso che il progetto Tre sia il nostro futuro». Il pensiero del tecnico però al momento è rivolto al campionato e alla sfida con Calvisano, I Cavalieri non nascono infatti ambizioni scudetto, forti di quella che il loro allenatore definisce non la squadra più forte del campionato, ma la più equilibrato.
«Prima di tutto bisogna arrivare ai play off – le sue parole – e poi vincere la finale, certo che farebbe piacere vincere e tutti ce lo auguriamo ma ci sono altre squadre attrezzate come noi che lo vogliono, non penso si abbia la squadra più forte ma credo si abbia la squadra più equilibrata in tutti i ruoli e soprattutto abbiamo un bel gruppo e una serenità che può aprirci grandi progetti. Non e’ sempre la squadra più forte che vince o quella che spende di pù’… Altrimenti nello sport vincerebbero sempre una o due squadre . Per fortuna ci sono mille fattori che condizionano una stagione e in particolar modo una finale, chi li gestisce meglio e chi ha anche un po’ di fortuna vince. Prima pero’ ci sono i play off e quindi ha inizio un nuovo campionato».