Staff e scelta dei giocatori. Questi gli scogli su cui si è arenata la trattativa fra Massimo Brunello e Rovigo. Che il tecnico rodigino non sarebbe tornato sulla panchina rossoblù dopo l’entusiasmante esperienza di tre anni fa, era cosa nota da giorno. Lo aveva rivelato il presidente dei Bersaglieri, Francesco Zambelli, confermando che invece il favorito è ora il nocetano Filippo Frati. Ora però Brunello ha voluto far sentire la propria voce, sulle pagine del Resto del Carlino (firma di Umberto Nalio) e su quelle del Gazzettino (articolo di Ivan Malfatto). L’allenatore conferma che rimarrà in Fir, dove quest’anno ha ricoperto l’incarico di tecnico dell’under 17 e dell’Accademia di Mogliano e svela alcuni retroscena sul suo mancato approdo al Battaglini. <<Non è vero che a differenza di Frati avevo proposto un progetto a più lunga scadenza. Avrei puntato allo scudetto o ad altri obiettivi a seconda delle possibilità>> ha detto Brunello rivelando di aver avuto ben cinque incontri col massimo dirigente di via Alfieri. Dopo un iniziale accordo, la rottura si sarebbe consumata sulla scelta dello staff. Rovigo voleva confermare gli attuali collaboratori, Brunello proponeva gente di sua fiducia. <<Ho fatto i nomi di personaggi competenti e con delle credenziali. Gli attuali membri dello staff? Non li conosco>>. Il tecnico osannato nei giorni scorsi dalla tifoseria rodigina aggiunge che sarebbe stato pronto ad assumersi anche l’incarico di direttore sportivo così da scegliere i giocatori, ma anche in questo caso la dirigenza avrebbe avuto delle perplessità. E così è saltato un matrimonio che sembrava poter far felici tutti.