Rovigo, 290mila euro per un nuovo corso rossoblu

E’ stata battezzata oggi nello studio del notaio Domenico De Carlo la Delta Po Rugby Rovigo, società che prende il posto dell’attuale cooperativa che gestisce il Rugby Rovigo. Lunedì era stato siglato il patto tra ben 44 imprenditori polesani, garantendo così un capitale sociale di oltre 290mila euro alla nuova S.r.l. – Un capitale sociale che servirà come capitale di garanzia per dare sicurezza alla società e «non dovrà essere speso» – Ora si conosce anche il nome del nuovo presidente: il geometra Renzo Bullo, che aveva già ricoperto tale in carico dopo la reggenza Barion (a cavallo tra le stagioni 2002/03 e 2003/04). Al suo fianco Luca Xodo con i gradi di vice-presidente e la coppia Costato e Milto Baratello, che avrà compiti di ambito finanziario, come consiglieri. Presidente onorario, nominato tra gli applausi, il patron della Femi Cz Francesco Zambelli, che rinnova la propria partecipazione come sponsor. La nuova società sarà poi dotata di un collegio sindacale composto da Michele Ghirardini (presidente), Andrea Previati e Filippo Carlin e di un consiglio di nove membri: Nicola Azzi, Luca Xodo, Fabio Viscardini, Giovanni Zanella, Giacomo Gnesini, Federico Cogo, Carolina Zambelli e Antonio Zambelli.

«Una cordata che non solo salva il rugby in città, ma gli offre una prospettiva positiva – ha osservato Francesco Zambelli, promotore con Costato dell’iniziativa, attraverso una dichiarazione al Corriere Veneto i giocatori sanno che possono stare tranquilli perché non solo i loro contratti verranno onorati, ma ci sarà modo di gestire tutta la partita con un piglio più manageriale. Nel costruire una buona relazione con gli atleti, il mister Umberto Casellato ci ha dato una grandissima mano». Restano ora da sbrigare le formalità con la FIR, ma tutto è pronto: «Attendiamo il loro via libera, ma tutti i passi sono stati fatti con ponderazione per far sì che il risultato arrivasse. Siamo molto contenti che vi sia nella compagine anche una forte componente bassopolesana e della provincia, segno che nel rugby la città di Rovigo riafferma il proprio essere capoluogo di tutto il Polesine».

«In primavera –  ha poi continuato Zambelli su Il Resto del Carlino –  abbiamo capito che se la Società non fosse diventata la destinataria delle risorse del territorio, tutto sarebbe finito. Non potevamo pensare di abbandonare dopo 20 anni e, facendo di necessità virtù, abbiamo dato corpo al progetto».«Come Femi Cz invece di ridurre – ha poi affermato –  siamo intenzionati a confermarci sullo stesso livello della passata stagione, soldi ai quali andranno aggiunti i proventi delle coppe, nell’attesa che si concretizzi l’affetto del territorio. Non andrà assolutamente toccato il capitale sociale». Sarebbe poi in arrivo un nuovo importante main sponsor, che permetterà di affrontare al meglio la stagione.

«Le parole trasparenza e condivisione  – ha voluto invece sottolineare il neo presidente Bullo, scelto per la sua esperienza passata, la disponibilità di tempo e la capacità di affrontare al meglio 10 anni di avvicendamenti societari - saranno alla base del mio programma di lavoro. Ho accettato la carica dopo tante pressioni di alcuni amici; impegno che ho assunto volentieri nella speranza di essere ancora una volta in grado di soddisfare le attese della città. Sono ben cosciente che questa squadra è un patrimonio di tutto il Polesine e spero che tutti i polesani possano sentirsi orgogliosi di ciò». In attesa di conoscere il nuovo staff: «La prossima settimana ci sarà il consiglio, con all’ordine del giorno tutti i punti cardine per la stagione», è questo il omento delle aspettative, imprescindibile il risultato sportivo, ma anche «poter vedere in prima squadra diversi ragazzi del nostro vivaio».

Entro fine settimana, forse già domani, è prevista ora la prima riunione del nuovo consiglio, con molti punti importanti all’ordine del giorno, in particolar modo legate all’assegnazione delle cariche vacanti, ma anche la definizione del budget. Abbastanza tranquillo Umberto Casellato«L’allenatore dovrebbe essere confermato», le parole di un Costato. «Riteniamo che Casellato non sia in discussione, tutto il resto sarà oggetto di analisi e decisioni» ha invece ammesso Zambelli. Anche il direttore generale Antonio Pagano«Se fosse disposto ad accettare un nuovo rapporto potrebbe anche trovare conferma, non certamente con l’incarico di Dg, carica questa che sarà espressa dal cda». Potrebbe restare invece il d.s. Andrea Scanavacca«Nelle ultime fasi della costituenda Società, Scanavacca non ha saputo, o non ha voluto, ricavarsi un ruolo. Speriamo che le cose cambino. Secondo me lo spazio per far parte del nuovo corso c’è». Difficile però che possa farlo come d.s. incarico che potrebbe passare addirittura all’ex presidente Susanna Vecchi, a cui verrà in ogni caso affidato un qualche incarico. Ci sarà quindi da ricostruire il rapporto con le giovanili, coordinando finalmente l’attività delle tre società rodigine (Monti, Junior e Rugby Rovigo), «perché ci sia continuità tra giovani e prima squadra» come ha sottolineato Costato.

Il tecnico trevigiano potrà quindi presto chiudere e trattative fin qui portante avanti, sbloccando quella che sembrava una situazione di stallo a livello di mercato. «Sono stati scelti gli ingegneri, ma ora occorre trovare gli operai che costruiranno i muri maestri della squadra (assistenti allenatore, team manager, direttore sportivo e direttore generale…). Siamo un po’ in ritardo. Ora bisogna concentrarsi sui contratti dei giocatori, sugli appartamenti e sulle auto da dare a chi arriverà e a chi deciderà di rimanere». Il primo passo dovrebbe essere quello di firmare i rinnovi di Tumiati, Ravalle, Mahoney, Anouer, Basson, Pedrazzi e Lubian. Questo mentre oggi è atteso a Rovigo l’azzurrino Nicola Belardo e sarebbe tutto pronto per dare la maglia n.10 a Tommaso Iannone. Sarebbero così destinati altrove sia Juan Cruz Legora che German Bustos, mentre si registrano l’interessamento per Roberto Mandelli e per le prime linee Daniele Pompa, tallonatore del Parma, e Naka Laert pilone di origini albanesi del Benetton Treviso Under 20.

Nata dal contributo di tutti e 44 i soci, con quote ciascuno di 2500, 5000 o 10000 euro, la nuova società che si chiamerà Femi Cz Delta Po Rugby Rovigo, proprio per ricordare anche il sostanzioso contributo pervenuto dal Delta (62.500 euro), non piace però a tutti. La decisione infatti sembra non andar giù ad un’altra società: che sia “Rugby Delta Po” o “Delta del Po Rugby” poco importa per l’Asd Rugby Delta del Po di cui è presidente Claudio Visentin, club nato un paio d’anni fa a Porto Viro. Il club bassopolesano, militante in Serie C, ha così inviato una lettera aperta al sodalizio rossoblu: «Spett. le Società Rugby Rovigo, abbiamo preso atto quest’oggi (ieri per chi legge, ndr), dalla lettura dei quotidiani e dei giornali locali, dell’intenzione di dare alla nuova società di rugby, in procinto di essere costituita a Rovigo, che dovrebbe sorgere dalle ceneri dell’attuale rugby Rovigo, il nome ‘Rugby Delta del Po’. Apprendiamo questo con sorpresa in quanto nessuno dei rappresentanti della nostra dirigenza sportiva della società Asd Rugby Delta del Po con sede a Porto Viro, compreso il sottoscritto Claudio Visentin, presidente della stessa e quindi nessun altro membro, sono stati avvisati ed interpellati in merito. La scelta di questo nome e nomenclatura è secondo noi molto dannosa oltre che svantaggiosa per entrambe le nostre società: la nostra che esiste da due anni come la Vostra, che ha d’altro canto un grande passato ed un’altrettanto grande storia. Riteniamo alquanto azzardato far sì che una squadra rinomata come il Rugby Rovigo debba sfruttare l’immagine del Delta del Po per ottenere chissà quali rilevanti benefici. Ribadendo la stima e la fiducia reciproca che crediamo esista da sempre tra le nostre rispettive società di rugby, gradiremo avere un incontro da tenersi al più presto tra le rispettive dirigenze per giungere a dare dei chiarimenti in merito a questa poco gradita vicenda».

Autore: Manuel Zobbio

Marketing Communication Manager presso Zani Serafino, azienda storica del cookware e del design made in Italy. Un master di specializzazione del Management dell'Atleta. E' con Marco Martello il referente italiano di Digidust Sport, primaria agenzia internazionale di marketing e sport management specializzata nel rugby. Co-Fondatore di RugbyMercato.it e anima di PiazzaRugby.it dal 2009, ha fatto parte della redazione del mensile Rugby! magazine, del settimanale lameta e di MondoRugby.com, collaborando anche con l'European Rugby Cup.

2 pensieri riguardo “Rovigo, 290mila euro per un nuovo corso rossoblu”

  1. il nome piace a chi a diritto di portarlo.. cioè a chi è Delta del Po “Purosangue” è nato e vissuto sempre in quel luogo come il sottoscritto ed ha contribuito a fondare una società che rappresenta tutti e nove i Comuni del Delta e limitrofi per diffondere il rugby farlo praticare ed amare da tutti e non per bassi e beceri scopi speculativi.. quanto detto alla fine dell’articolo è inserito in forma strumentale.. Noi dell’Asd Rugby Delta del Po non assecondiamo nulla di quanto detto o fatto dalla società che ha voluto prendersi il nostro nome – per fortuna non riuscendovi – per finalità che col rugby non hanno nulla a che fare!!!
    Vergogna.
    Mirco Avanzo
    Vice Presidente Rugby Delta del Po
    “Purosangue del Delta”

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