Edoardo Ruffolo, Matteo Ferro, Guglielmo Zanini. Con Andrea De Marchi ed ad impreziosire un reparto che si propone come un’eccellenza assoluta per il campionato italiano e per i rossoblu. Nel Rovigo che sta cambiando (via Basson, via Rodriguez, dentro Davies e Weepu) c’è una certezza che non verrà intaccata: il reparto di terze linee che, dalla prossima stagione, potrà contare nuovamente sull’apporto di Guglielmo Zanini, di ritorno in Polesine dopo una stagione a Treviso in Pro12. L’arrivo del giocatore rafforzerà ancor di più un reparto che non verrà sfiorato dal mercato alle porte. Per Ferro e Ruffolo – che nonostante l’età, classe ’92 il primo e ’91 il secondo si sono guadagnati la leadership in campo – il biennale firmato con i dirigenti di via Alfieri parla chiaro, così come per Lubian, il cui legame con la città e con i colori rossoblu travalica il documento firmato. Discorso analogo per De Marchi, mobile terza ala (numero otto all’occorrenza) che ha già vissuto l’estate scorsa il cammino di ritorno da Treviso. A loro si (ri)aggiungerà nuovamente Zanini, ingaggiato proprio dai rossoblu nel 2013 e trasferitosi in biancoverde la scorsa stagione. Il suo ritorno al Battaglini offre inoltre uno spunto interessante. In mercato spesso alla ricerca dell’eccellenza straniera nei reparti, Rovigo sceglie la direzione opposta; made in Italy o, meglio, made in Rovigo, con 3/5 del reparto cresciuto in casa (Ferro, De Marchi, Lubian) e l’aggiunta di Ruffolo e appunto Zanini ad impreziosire la batteria. Nel Rovigo che sta nascendo, la rincorsa al tricolore partirà proprio da loro.