“Speravo che con i Dogi si potesse creare qualcosa di diverso, ma se tutto questo è destinato a svanire, la mia esperienza finisce qui. Al rugby ho dato, sono pronto anche a mettermi da parte. Non sono obbligato a proseguire non condividendo certe scelte. Non mi piace pensare di restare in serie B, a guardare i primi della classe. Treviso dimentica quanto il Veneto lo abbia sostenuto, anche in termini di pubblico, in questa sua avventura europea. Peccato». A parlare è il presidente della Rugby Rovigo, Francesco Zambelli, che durante una conferenza stampa organizzata con la stampa rodigina non nasconde tutta la sua amarezza dopo l’epilogo del progetto Dogi. Dopo le dimissioni del presidente del Mogliano, Facchini, è ora la massima carica rossoblù ad alzare la voce. La volontà di tornare in pista con un nuovo progetto che coinvolga la Regione, però, non è cambiata. E così è lo stesso Zambelli che indica una strada. «L’unica soluzione sarebbe quella di una franchigia in cui i soci non debbano coprire il disavanzo di bilancio, che deve essere invece gestito da una buona struttura societaria». Un’altra idea è stata lanciata. Ora bisognerà capire le eventuali reazioni della Fir.
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