Dopo sette anni alla guida della società, Ivan Brussolo ha lasciato la presidenza del Rugby San Donà. «Lavoro e famiglia richiedono maggiori attenzioni – ha spiegato domenica lo stesso Brussolo a Il Gazzettino – il rugby è un mondo bellissimo al quale devo davvero tanto, ma a questo punto devo fare una scelte che tenga conto della mia vita professionale e familiare, dove sono in gioco le mie responsabilità di uomo».
In ogni caso il bilancio non può che essere positivo, dopo una stagione conclusa al quinto posto in Serie A1, ad una manciata di punti dalla zona playoff: «Io assieme a un gruppo di altri asppassionato abbiamo preso in mano la società quando versava in un momento difficile -ha ricordato – contribuendo alla sua rifondazione e al suo rilancio sia con la prima squadra sia in modo particolare con l’intero settore giovanile. Ora lascio una realtà sana sotto il profilo dei conti finanziari, e capace di guardare al futuro».
«La squadra under 20 è tra le più forti d’Italia – ha continuato Brussolo – mentre la prima squadra anche quest’anno per la seconda annata è si è classificata subito a ridosso delle big, arrivando vicinissima alla qualificazione alla fase finale valida per la promozione nell’Eccellenza. Tutto questo senza fare follie nel mercato dei giocatori, e anzi contribuendo sempre di più a radicare la palla ovale nel nostro territorio, dove siamo tornati a essere una delle società più attive per numero di partecipanti e per risultati agonistici».
Ma quale sarà il futuro dei biancoceleste adesso? «Già in settimana si riunirà il consiglio per decidere sulla conduzione tecnica della prima squadra per la prossima stagione agonistica, dopodiché il Rugby San Dona potrà già iniziare a allestire la nuova rosa dei giocatori, oltre ovviamente a pensare di eleggere chi dovrà sostituirmi».