Scaricato dal proprio club. Sostenuto dai propri compagni. Tentato da molti club. E un po’ frastornato. E’ una situazione delicata quella che sta vivendo Quade Cooper in questi giorni. Il mediano d’apertura infatti, dopo un colloquio con Brad Thorn, guida dei Queensland Reds, ha capito che non avrebbe fatto più parte della rosa del team per il Super Rugby 2018. ‘Ho avuto una conversazione onesta con lui e con Nick Frisby – ha dichiarato l’ex All Black -, e ho comunicato loro che non faranno parte del team per il prossimo torneo’.
Una decisione che ha scatenato polemiche e discussioni sin dal principio, con i compagni di Nazionale che hanno sostenuto da subito Cooper. ‘Quindi hanno detto a Cooper e Frisby di guardarsi intorno, meglio se all’estero – ha twittato Drew Mitchell -. Chiudiamo le porte ai giocatori che lasciano l’Australia per soldi, ma quando sono i club a mandarli via non diciamo nulla? Non possiamo permetterci di perdere due giocatori così esperti’. Al seguito è arrivato poi il cinguettino ironico di Digby Ioane. ‘Quando bello è? Il tuo capo ti dice di non venire a lavorare per i prossimi due anni, ma continuerai comunque ad essere pagato…’.
Cooper infatti è legato ai Reds da un contratto rinnovato la scorsa stagione. Difficile pensare che farà resistenza nei confronti della franchigia. In Australia i media hanno già iniziato ad esplorare vari canali. Inizialmente la destinazione più quotata era il Giappone, con un ritorno a Tolone come seconda opzione.
Nelle ultime ore però è spuntata una clamorosa opzione Blues, alla disperata ricerca di un mediano di apertura di classe ed esperienza che inneschi gli attacchi di una linea di tre quarti stellare formata da Sonny Bill Williams, Rieko Ioane e Melani Nanai. Quade Cooper, descritto come il più famoso disoccupato australiano della settimana è oltretutto nato in Nuova Zelanda ed è in possesso del passaporto neozelandese.
I Blues, che vivono ancora il ricordo di Carlos Spencer, hanno faticato negli ultimi anni a trovare un mediano d’apertura di livello che potesse riportare la franchigia di Auckland al top del rugby neozelandese. Giocatore che, ora, potrebbe arrivare direttamente dai ‘nemici’ australiani.
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