Shock Lumezzane. «Niente campo, ripartiamo dalla Serie C»

Quella del Rugby Lumezzane con le istituzioni è una partita che va avanti da sempre, almeno 15 anni, certamente più. Da una parte un Comune votato all’industria e all’artigianato, con i PIL tra i più ricchi d’Europa e realtà imprenditoriali vanto per l’Italia intera, dall’altra un territorio geograficamente impervio, sfruttato fino all’osso, dove i metri cubi per i capannoni sono stati letteralmente strappati alle montagne e alla forza di gravità. “Normale” dunque che manchi letteralmente il terreno sui cui costruire dei campi sportivi. Ci sono i piccoli campi da calcio a 7, quelli degli oratori, un campo da calcio un po’ stretto, usato da sempre anche dal rugby per gli allenamenti e un altro campo, il Rossaghe, di cui tutti abusano, essendo l’unico spazio realmente disponibile per il rugby e per tre squadre di calcio. In tutto questo nemmeno un filo di erba, ma quantomeno da tempo l’asfalto di un tempo (chi ci ha giocato sa di che parliamo) ha lasciato spazio al sintetico, rifatto all’inizio della stagione, dopo che della prima versione era rimasto giusto il ricordo e un po’ di colore.

Lo Stadio Saleri di Lumezzane (Bs), frazione Gombaiolo

Ci sarebbe poi il Saleri, stadio omologato per la Serie C di Calcio, con tanto di tribuna vera, gradinata pollaio per la tifoseria “ospite” e pista di atletica decisamente poco sfruttata. Stadio questo che da tempo è al centro della contesa, dapprima il Rugby Lumezzane e il Lumezzane Calcio avevano raggiunto un’intesa, di quelle vere, con tanto di firma in Municipio e impegno a spendere per il rifacimento del campo. (vedere per credere questo articolo del 17 gennaio 2015, con tanto di foto e stretta di mano). Poi tutto è slittato, le “scuse” e le motivazioni tecniche si sono susseguite nel corso degli ultimi 12 mesi, con soluzioni prima trovate – ok al misto sintetico, no non è omologabile facciamolo tutto in sintetico, no della Lega di C, si della Lega di C, obiezioni varie etc… servirebbe un libro per riassumere tutto – e poi abbandonate. Nel frattempo poco si è mosso, il Lumezzane Calcio ha minacciato di lasciare il paese per trasferirsi altrove, il Rugby Lumezzane si è invece salvato in Serie A all’ultima giornata, dopo essersi visto anche accusare dal d.s. del CUS Torino di scorrettezze. Perché il campo piccolo, in deroga, favorirebbe i successi casalinghi dei lombardi. Un problema che non si pone, perché la deroga non è più prorogabile.

E il Lumezzane cha fa? Torna a giocare fuori casa, come già faceva sul finire degli anni 90? Al Tartaglia, piuttosto che a Rovato od Ospitaletto? No. Il Lumezzane ieri sera ha stupito tutti ed ha comunicato di aver preso una decisione: niente Serie A, se non c’è un campo per il Rugby allora si riparte dalla Serie C. Le risorse verranno destinate altrove.

26 maggio 2014, i giocatori portano in trionfo il presidente Bugatti dopo la storica promozione in Serie A

A comunicarlo ai ragazzi, lo stesso presidente Ottorino Bugatti, che nel 1964 il club l’ha fondato e da allora lo porta avanti con proverbiale integrità morale. Nel 2014 aveva pianto, di commozione, per la Serie A. Nel 2016 dicono abbia pianto, questa volta per la frustrazione, perché a volte non bastano nemmeno le risorse e la voglia di fare.

La lettera del presidente Ottorino Bugatti, segue il comunicato stampa con precisazioni e obiettivi per la prossima stagione.

Carissimi
Tesserati, Collaboratori, Sostenitori, Ex Tesserati, Sponsor e Simpatizzanti, 

Ho il dovere di informarvi di alcune decisioni maturate con fatica e con rammarico ma al tempo stesso con serenità e con volontà di essere onesto con tutti voi e con tutta la nostra Comunità e con tutto il nostro movimento sportivo del Rugby.

Spero di essere chiaro per evitare fraintendimenti ed al proposito siete pregati di fare tutte le domande che riterrete al fine di fugare ogni dubbio e chiedo anche agli altri Consiglieri di intervenire per precisazioni ed approfondimenti.

Prima di procedere ho il dovere ed il piacere di ringraziarvi TUTTI per l’apporto che avete dato con generosità e competenza al nostro Club per migliorarne l’efficienza e l’efficacia a tutti i livelli sia numerici che qualitativi tenendo sempre presente che il fare sport ha anche una funzione di formazione ed educazione soprattutto nei confronti dei giovani. Il mantenimento della serie A è stata motivo trainante e con pari soddisfazione ci rivolgiamo a tutto il movimento giovanile e scolastico.
Inoltre devo ringraziare tutti gli amici e tutti coloro che ci sono sempre stati vicini ed hanno continuato a stimolarci e sostenerti anche in quest’ultimo allucinante e tribulato periodo.

Premetto che quanto enuncerò ora ha lo scopo, almeno nelle intenzioni e con la massima speranza, di rafforzare la nostra Associazione Sportiva come era già successo al momento della nostra retrocessione in C1. Come sapete, in quel caso, si unirono le nostre forze con quelle di nuovi collaboratori al punto che, come speravamo, siamo risaliti subito in B e, dopo un solo anno, in A.
La stessa cosa vogliamo fare adesso con la differenza che quattro anni fa non lo abbiamo voluto noi ma era stato il campo a deciderlo mentre ora la decisione è maturata al nostro interno e quindi abbiamo potuto valutare tutti i pro e contro e quindi programmare il futuro con più cognizione di causa.
Non nego che i problema strutturale con cui ci dobbiamo confrontare ha avuto notevole influenza sulle decisioni prese Però da queste insormontabili carenze cerchiamo di reagire positivamente e dare priorità ad altri fattori che possano, qualora risolti ed ottimizzati, dare nuovo impulso rimodellando e rinvigorendo il nostro Club. A questo proposito ritengo altrettanto doveroso effettuare una disanima reale e puntuale su questi aspetti basilari. Sono di dominio pubblico le carenze che abbiamo a livello dei campi di gioco e l’infelice collocazione della nostra sede e le due cose sono strettamente collegate in quanto la sede deve essere posta a bordo del campo più utilizzato.Per ora e per molti altri anni sarà il Rossaghe perchè è li che si svolgeranno la maggior parte degli allenamenti e delle partite. Pertanto dobbiamo riservare le risorse umane e finaziarie per dotare questo campo di tutto il necessario anche perchè dovrebbe essere il campo dove la nostra presenza avrà la prioritaria rispetto ai Club di Calcio.
E’ altresì importante la nostra proposta fatta all’Amministrazione Comunale di fare in modo che i tre i campi vengano gestiti da un’unica entità esterna ai club interessati in modo che siano assegnati gli spazi nel rispetto delle varie esigenze con criteri oggettivi e con pari dignità fra tutte le discipline sportive ed inoltre con l’auspicio che le tariffe orarie di utilizzo possano in qualche modo essere proporzionali alle varie età e/o livelli. E’ evidente che il progetto di trasformazione del fondo dello stadio Comunale Tullio Saleri è parte integrante e fondamentale per assolvere le molteplici necessità.
A questo proposito è doveroso riconoscere e ringraziare il Sindaco e gli Assessori che si sono spesi con generosità per far sì che il progetto fosse condiviso e che comunque, anche dopo le ultime fuorvianti, vergognose e false esternazioni del Presidente dell’A.C. Lumezzane con l’intento più che meschino di ricattrLi, sono invece intenzionati a realizzare l’opera che è stata approvata dalla LND, organo della FIGC deputato all’approvazione dei progetti ed alla omologazione dei manufatti. Non vi dico quanti incontri e dibatti sulla questione ma vi basti ricordare che il Sindaco ha strappato l’approvazione ai “signori della capitale” con due visite mirate a Roma.
Altro capitolo è la mancanza di disponibilità e di collaborazione da parte dei responsabili dell’AC Lumezzane che hanno sempre remato contro diversamente dagli altri due club e dalle associazioni sportive affiliati all’UASL. Va quindi sottolineato che quando avremo a disposizione i tre campi tutta l’attività ne trarrà vantaggio compreso le giovanili, propaganda e scuole che come voi sapete sono compresse in spazi ed orari che oltre ad essere indecorosi ne limitano la crescita sia numerica che qualitativa.
Anche a questi settori dobbiamo dedicare il massimo dell’attenzione e non essere avari di sostegno e risorse perchè cosi facendo abbiamo la possibilità di ottimizzarle con l’augurio di vederle presto partecipare, e a pieno titolo, nei gironi di eccellenza con tutto quello che ne consegue a livello personale, di squadra, del club e per tutto il movimento rugbystico.

Fatte queste considerazione è doverosa e conseguente la decisione di ristrutturare tutto il nostro movimento a trecentosessanta gradi per poter svolgere una attività puntuale che ci permetta di progredire e di essere maggiormente incisivi e riconosciuti prima dalla nostra gente ed anche fuori dai nostri confini provinciali. Ed è così che possiamo preparaci a dare solodità e continuità per molti anni a venire al nostro amatissimo sport affinchè continui ad essere occasione di sano divertimento e di continua crescita per tutti ed in particolare per i giovani.

Infine devo chiedere scusa a tutti coloro che, a causa del ritardo con cui li sto informando, potrei metterli in difficoltà ed a disagio non solo con se stessi ma anche con i loro familiari.

Vi prego di cercare di comprendere e possibilmente condividere queste mie affermazioni pur sapendo che non sarà cosa facile per voi come non lo è stato per me e per tutti coloro che hanno partecipato con sofferenza a licenziare queste importantissime decisioni.

Al colmo di una profonda emozione e rimarcando l’amicizia e la stima che ho e che continuerò a custodire per tutti voi, vi rinnovo il GRAZIE e vi saluto con l’Augurio di Ogni Bene a Voi ed a tutti i vostri Cari.
Grazie di cuore.!!!
Ottorino

E questo il comunicato stampa ufficiale che ha fatto seguito alla stessa:

Marzo 2014, Ottorino Bugatti che ha ricevuto l’Oscar dello sport bresciano (premio speciale dirigenti) per il mezzo secolo da lui dedicato alla società rossoblù.

Ieri il Presidente, per conto di tutto il Direttivo, ha comunicato ai giocatori e a allo staff tecnico il programma per la prossima stagione sportiva, chiarendo anche la posizione maturata in seguita agli ultimi eventi polemici legati all?utilizzo delle strutture sportive che hanno portato alla scelta di rinunciare al campionato di Serie A.
Con il presente comunicato stampa, non si vuole fomentare ulteriormente la tensione tra rugby e calcio che di fatto non porta da nessuna parte anzi, accentua le diversità inasprendo gli animi senza risolvere i problemi, ma si intende chiarire a tutti il motivo di questa rinuncia che noi consideriamo ripartenza.
Dai dati raccolti nel mondo sportivo risulta evidente la carenza delle strutture sul territorio rispetto alle esigenze delle società sportive esistenti, situazione ben nota a tutti gli sportivi e alla Pubblica Amministrazione.
Basta osservare che tra calcio e rugby ci sono ben 28 squadre delle quali una utilizza lo Stadio e 27 si dividono il Campo di Rossaghe e quello del Villaggio Gnutti sia per le partite che gli allenamenti.
A nostro avviso tale carenza verrebbe risolta con un nuovo campo sportivo con tutte le problematiche tecniche ed economiche relative a realizzare un pianoro di mq.15.000 sul territorio di Lumezzane.
Ultimamente la sintesi del problema sembrava quella di modificare il fondo dello Stadio “Tullio Saleri” in modo da renderlo condivisibile a tutte le squadre, sia al calcio che al rugby, come da sempre si fa per il Rossaghe e il campo del Villaggio Gnutti, al fine di poter coprire in massima parte le necessità di spazi per gli allenamenti e le partite.
A tal proposito l’Amministrazione Comunale ha predisposto un progetto di ristrutturazione del fondo da erba naturale in sintetico con la prospettiva di recuperare i locali attualmente occupati dall? Unione delle Associazioni Sportive di Lumezzane (UASL) per ricavare ulteriori due spogliatoi. Come sottolineato dal Sindaco la spesa prevista verrebbe sostenuta dalla stessa Amministrazione Comunale. Tale progetto che prevede l?uso promiscuo da parte di due discipline diverse, quali il calcio e il rugby, è stato avvallato dalla Lega Nazionale Dilettanti della FIGC che con il suo parere positivo ha dato la possibilità di procedere all?appalto ed ai conseguenti lavori di trasformazione..

Nella complessità di gestire contemporaneamente le diversità organizzative (28 squadre) e programmatiche (comitati nazionali, regionali e provinciali), tale soluzione necessita assolutamente di poter contare sulla massima collaborazione e rispetto tra tutte le Società Sportive che dovranno condividere i campi e le relative strutture con la filosofia che il problema dell?una sia anche il problema dell? altre.

Da quanto manifestato dalla controparte sportiva nei vari incontri fatti e attraverso le pubblicazione dei media, questo spirito collaborativo è del tutto disatteso quindi, per evitare una condivisione difficile e problematica ed un’inopportuna contrapposizione di opinioni nella comunità anche non sportiva, l’ASD RUGBY LUMEZZANE ha deciso di rinunciare alla Serie A.
Questa difficile e dolorosa rinuncia è stata fatta come una sorta di provocatoria scommessa aperta a tutti i simpatizzanti e non che in questo momento critico sono invitati ad avvicinarsi al nostro movimento in modo da rilanciare uno sport che da 52 anni lavora sul territorio lumezzanese.

Al proposito ci siamo posti i seguenti obbiettivi:
• Ristrutturazione societaria con apertura ai giovani,
• Potenziamento dei quadri tecnici e organizzativi coinvolgendo giocatori ed ex giocatori,
• Partecipazione al campionato di Serie C,
• Potenziamento del settore giovanile e propaganda,
• Attività di formazione sportiva in collaborazione degli istituti scolastici,
• Stimolare e promuovere il consenso dell’Amministrazione Pubblica e della Comunità in merito alla necessità di avere un piano strategico per il potenziamento delle strutture sportive..

Per realizzare tali presupposti, partendo anche dal fatto che il Campo Rossaghe è omologabile per la Serie C, nel comunicare al Sindaco di Lumezzane queste nostre intenzioni abbiamo richiesto di:
• Realizzare allo Stadio Saleri il progetto già approvato dalla LND per la trasformazione del fondo in sintetico,
• Trasformare la sede UASL in ulteriori due spogliatoi in modo di avere la possibilità di utilizzare il “Tullio Saleri” per allenamenti e partite in sequenza,
• Calendarizzare l’uso dello Stadio e dei Campi di Rossaghe e del Villaggio Gnutti al fine da avere un uso prevalente del calcio allo Stadio e del rugby al Rossaghe,
• Gestione unitaria delle tre strutture a Società esterna con definizione delle modalità e delle tariffe orarie di utilizzo,
• Contrariamente a quanto avviene attualmente, le squadre giovanili e propaganda del rugby dovranno avere allenamenti non contemporanei sullo stesso campo,
• Considerandone l’uso prevalente, la possibilità di realizzare presso il campo di Rossaghe la Club House,
• Pensare ad un ulteriore campo e, considerando le difficoltà del territorio lumezzanese, valutare la possibilità di raccogliere la disponibilità di altre Amministrazioni Pubbliche per la formazione di un Consorzio Intercomunale per la gestione e l’uso di strutture sportive.

Siamo consapevoli del peso economico che le scelte per lo sport hanno sulla comunità ma siamo altresì convinti che il beneficio dato dalla pratica sportiva e nel coinvolgimento di centinaia giovani sia impagabile.
Con questo ricordiamo che lo Stadio, costruito con i soldi di tutti e attualmente utilizzato da una squadra, deve essere un elemento di riflessione per riconsiderare le strutture sportive aperte a più discipline contemporaneamente.
Questo concetto da sempre fa parte della nostra cultura rugbystica. Basta sottolineare che, nell’occasione della costruzione del “Tullio Saleri” (anni 1980), nei vari incontri preliminari alla progettazione, avevamo fatto presente la necessità di pensare ad una struttura dotata di un secondo campo, avere almeno 4 spogliatoi e progettare il sotto tribuna per altre esigenze sportive e scolastiche.
Così facendo non saremmo nella situazione attuale, purtroppo le nostre indicazioni non furono recepite dall’allora classe politica e calcistica.

Per l’ASD RUGBY LUMEZZANE
Il Presidente : OTTORINO BUGATTI
Il Vicepresidente: ANTONIO SALVINELLI

Autore: Manuel Zobbio

Marketing Communication Manager presso Zani Serafino, azienda storica del cookware e del design made in Italy. Un master di specializzazione del Management dell'Atleta. E' con Marco Martello il referente italiano di Digidust Sport, primaria agenzia internazionale di marketing e sport management specializzata nel rugby. Co-Fondatore di RugbyMercato.it e anima di PiazzaRugby.it dal 2009, ha fatto parte della redazione del mensile Rugby! magazine, del settimanale lameta e di MondoRugby.com, collaborando anche con l'European Rugby Cup.

7 pensieri riguardo “Shock Lumezzane. «Niente campo, ripartiamo dalla Serie C»”

  1. non esiste solo il calcio certa gente guarda le partite di calcio perché e diventata. Una moda!!! dovrebbero provare a seguire il rugby e vedere una partita dall inizio alla fine e vedere la diversità di come si comportano i giocatori e rispetto che hanno !!!!!!

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