La notizia circolava da qualche tempo nell’ambiente biancoceleste ed a nemmeno 10 giorni dalla certezza della promozione in Super 10 è stata confermata dalla società stessa: Sulpis tornerà in argentina, mentre la squadra verrà allestita puntando soprattutto a far rientrare i prodotti del vivaio.
«E’ un sucecsso gratificante – ha raccontato infatti il presidente Alfredo Biagini in un’intervista pubblicata oggi da Il Messaggero – perché conseguito con una quindicina di giocatori del vivaio, assieme a quello del Petrarca Padova il primo in Italia. Il progetto che in tre anni doveva portarci nel Super 10, portato avanti prima da Eugenio e poi dalla coppia De Angelis-Jimenez, è stato raggiunto esclusivamente con le nostre forze».
«Non cambiamo certo le scelte societarie – ha sottolineato- per via della promozione. La stessa finale è stata illuminante al riguardo: abbiamo superato il Noceto, squadra quasi… professionistica che si allena due volte al giorno. Continuiamo a puntare sui nostri giovani, magari recuperando qualcuno dei tanti che abbiamo formato e che sono andati in giro per l’Italia rugbistica. Ma devono aspettarsi di ritrovare la Lazio autarchica che hanno lasciato: noi non creiamo professionisti né ci interessano. Certo qualche punto fermo di peso e d’esperienza bisognerà pur metterlo. Per questo abbiamo pensato ad un paio di avanti “importanti” e ad un trequarti che prenda il posto di Sulpis che tornerà in Argentina».
Scelta di continuità anche per la panchina: «De Angelis e Jimenez sono confermatissimi. Sanno dirigere molto bene la squadra dalla panchina. Nel Super 10, pensando soltanto ad allenare, sapranno trasmettere ai giocatori le giuste motivazioni per un campionato difficile, anche se mancheranno Treviso e Viadana, impegnate in Celtic Lea-gue. Oltretutto ci sarà un motivo in più per fare bene, perché perché ritorna dopo molti anni il derby con la Roma».
L’intervista è stata anche l’occasione per parlare del problema degli impianti:nel rispondere alla domanda del giornalista Maurizio Bocconcelli «Giocherete sempre all’Acquacetosa?» Biagini non ha infatti avuto dubbi: «Certamente quella è la nostra casa e vogliamo continuare ad abitarci. Solo che l’impianto, per la parte che riguarda il rugby, è un po’ datato e ci sono degli obblighi che la Federazione impone ai partecipanti al Super 10. Dovremo trovare nuovi locali e fare qualche lavoro alla tribuna e quindi dovremo sedersi attorno ad un tavolo con la Coni Servizi».
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