Etzebeth-Premiership: non s’ha da fare

Difficilmente i tifosi inglesi avranno l’opportunità di vedere in Premiership Eben Etzebeth nelle prossime settimane. A differenza dei rumors rilanciati dalla stampa inglese (la seconda linea era stata accostata con insistenza ai Saracens), l’agente del giocatore ha smentito l’arrivo in Europa dello Springbok fino al termine della stagione. Tra le ragioni, anche la commozione cerebrale di cui è stato vittima la scorsa settimana e che lo costringerà a uno stop forzato.

Heyneke Meyer per la panchina di Bristol?

Il favorito per assumere la guida tecnica di Bristol, dopo la sospensione del director of rugby Andy Robinson, pare sia il sudafricano Heyneke Meyer.

Secondo quanto rivelato da  The Telegraph, l’ex c.t. degli Springboks sarebbe il primo di una lista che vedrebbe anche il nome di Gary Gold, ex director of rugby degli Sharks.

Per Meyer, c.t. del Sud Africa dal 2012 al 2015, dopo una carriera vincente con i Bulls, si tratterebbe di un ritorno in Inghilterra, dove tra il 2008 e il 2009 aveva guidato i Leicester Tigers con alterne fortune.

Springboks, una panchina che viene dal Giappone?

Sono sempre di più gli intrecci tra Sud Africa e Giappone, campionato dove giocano molti top player sudafricani e da cui potrebbe presto arrivare anche il nuovo c.t. degli Springboks…

crescono infatti le quotazioni di Allister Coetzee quale successore di Heyneke Meyer sulla panchina del Sud Africa. L’ex tecnico degli Stormers potrebbe venire scelto il prossimo 11 dicembre, data in cui è previsto la riunione del consiglio generale della SARU.

Inizialmente sembrava che il contratto di Meyer fosse sul punto di essere prolungato per una stagione, ma l’ex tecnico dei Bulls avrebbe però il consenso dei verti delle Union provinciali, per cui il suo destino appare ora segnato.

Per seguire l’andamento degli umori in seno ala dirigenze del rugby sudafricano non basta far altro che seguire le quote dei bookmakers, dove sono in molti a puntare su Coetzee, le cui quotazioni erano inizialmente ferme sul 8/1, salvo poi salire: 6/1, 5/1, 3/1.. fino al 9/4 prima della sospensione delle scommesse, dovute ad un eccesso di giocate nel corso delle ultime 24 ore.

Attualmente impegnato con i Kobe Steel Kobelco Steeler, Coetzee è ora il favorito, anche alla luce di una clausola che gli permetterebbe di liberarsi per una chiamata tanto blasonata. Nel frattempo il team manager dei Boks, Ian Schwartz, ha smentito a Rugby365 di avere in programma un viaggio in Giappone per discutere con Coetzee la possibilità di una sua nomina ad head coach della Nazionale.

Coetzee però non è l’unico nome a godere dei favori di bookmaker e scommettitori, le alternative portano infatti i nomi di John Mitchell e John Plumtree, entrambi in corsa anche per il ruolo di guida tecnica degli Stormers

E se prendessero Nick Mallet?

Se il favorito per la panchina degli Stormers è John Mitchell, almeno secondo la stampa sudafricana, non va sottovalutato il fatto che l’ex head coach di Western Province e Lions fosse già stato protagonista di un no, come da lui ammesso lo scorso giovedì a SuperSport.com: gli Stormers gli avevano proposto un biennale, ma alla fine le parti non avevano raggiunto un’intesa economica.

Con John Mitchell head coach, il compito di gestire la squadra fuori dal campo sarebbe del director of rugby di Western Province Gert Smal, un tecnico d’esperienza avendo guidato proprio gli Stormers e Western Province nel recente passato, oltre ad essere stato assistant coach di Springboks (2004-07) e Irlanda (2008-13). Smal rappresenterebbe anche, eventualmente, la soluzione interna ideale, ma difficilmente tornerà sui suoi passi per esporsi in prima persona come tecnico, preferendo ora un incarico più ampio.

L’altra soluzione interna è rappresentata da John Dobson, attuale coach di Western Province in Currie Cup, ma non considerato sufficientemente esperto da vedersi affida la franchigia di Super Rugby. Non al momento almeno, ma qualora non andassero in porto altre trattative, la situazione potrebbe evolvere in suo favore.

Per ora però il profilo di chi avrà la preferenza nella rosa dei candidati sembrerebbe ben chiaro: un tecnico di caratura internazionale, che conosca il SuperRugby e la mentalità sudafricana, ma possa portare qualcosa di nuovo nel gioco degli Stormers, considerato fin qui troppo schematico e monocorde. Un profilo che non si conface al solo Mitchell, le alternative portano infatti due nomi pesanti. In primis quello dell’ attuale assistente di Chris Boyn agli Hurricanes, con cui è legato fino al 2016, John Plumtree, già coach degli Sharks tra il 2008 e il 2013, che potrebbe lasciare la Nuova Zelanda anzitempo per un nuovo ruolo di primo piano in Sud Africa.

Un altro grande ritorno su di una panchina sudafricana potrebbe poi essere quello di Nick Mallett! L’ex ct azzurro di esperienza internazionale ne ha da vendere, avendo allenato in carriera gli Springboks e, poi, a Parigi lo Stade Français. Per di più conosce benissimo l’ambiente avendo rappresentato Western Province prima come giocatore e poi come tecnico. Mallett non sembra convinto a voler riprendere la carriera di allenatore, come lui stesso ha di recente dichiarato, ma mai dire mai…

I «sei o sette anni» di esperienza nel SuperRugby, come condizione posta da Smal nella scelta, però restringono di molto il campo, per cui potrebbe essere un ballottaggio tra Mitchell e Plumtree, ma non va dimenticato che il prossimo 11 dicembre la SARU ha in programma la riunione del consiglio federale, con al centro dell’ordine del giorno proprio il futuro di Heyneke Meyer.

L’attuale tecnico degli Springboks infatti potrebbe non essere confermato, benché le ultime indiscrezioni parlino di una proposta di rinnovo per un altro anno. A quel punto si potrebbe addirittura scatenare un altro affaire Eddie Jones… il favorito per il ruolo di nuovo c.t. del Sud Africa è, manco a farlo apposta, proprio uno tra il neozelandese John Plumtree e John Mitchell!!!

Il favorito è proprio John Plumtree, ma qualora il neozelandese si ritirasse dalla corsa alla panchina dei Boks, di fatto gli Stormers si troverebbero senza John Mitchell, nome che i media sudafricani danno come il più caldo per guidare la franchigia. Difficile che dalle parti di Western Province vogliano commettere lo stesso errore, finendo col trovarsi messi da parte per favorire le ambizioni internazionali  del proprio allenatore.

Meglio dunque attendere svariate settimane, magari mentre Meyer decide del proprio futuro e la SARU tratta con Plumtree e Mitchell? Oppure iniziare a lavorare da subito sulla stagione di Super Rugby entrante? In entrambi i casi, ecco che il nome di Nick Mallett potrebbe far comodo agli Stormers, diventando ben più che una semplice fantasia…

Chiliboy Rallepelle squalificato per doping

Mahlatse ‘Chiliboy’ Ralepelle, tallonatore ex Springboks del Tolosa è stato squalificato per positività agli steroidi anabolizzanti.

A darne notizia è stata direttamente la World Rugby, attraverso il sito web  “Keep Rugby Clean”. Per la federazione internazionale ha parlato lo stesso ceo Brett Gosper, spiegando come: «World Rugby porta avanti una policy di tolleranza zero sul doping e i giocatori sono responsabili per ogni sostanza proibita trovata nel loro corpo. Il Rugby è fondato sul fair play e sulla promozione dello stesso sul campo da parte di ogni giocatore. Questo particolare caso illustra il rigoroso programma anti-doping che la World Rugby porta avanti in collaborazione con la Wada, sia dentro che fuori dal campo».

22 volte internazionale con i Boks tra il 2006 e il 2013, i 28enne Rallepelle diventa così un esempio da perseguire: già fermato per una positività alla metilexaneamina nel 2010, è stato infatti trovato positivo ad uno steroide, il drostanolone, durante un controllo lo scorso 19 marzo 2014, mentre stava recuperando da un’operazione che aveva interessato i legamenti crociati anteriori del suo ginocchio, infortunato a febbraio durante un match contro Biarritz.

Trovato positivo anche alle contro analisi, era stato riconosciuto colpevole di violazione de regolarmente antidoping lo scorso 2 giugno, benché lo stop precauzionale fosse partito già ad aprile. Per questo potrà tornare in campo nell’aprile 2016, probabilmente in Sud Africa, dato che nel frattempo il contratto con Tolosa si è chiuso a giugno.

Il giocatore si è sempre dichiarato innocente, dicendo che potrebbe esserci stata una contaminazione involontaria durante le sue cure per l’infortunio al ginocchio, mentre i suoi avvocati parlavano – invece – di un vizio di procedura. Questo mentre per le contro analisi sono occorsi mesi, a causa – pare – di un presunto problema con il campione B, cioè quello da utilizzare per le contro analisi. Contro analisi che ne hanno comunque confermato la positività.

Mancano dunque nove mesi per un possibile ritorno in campo, ci sarà un nuovo capitolo nella carriera di Rallepelle?

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