Midi Olympique ha recentemente pubblicato un’interessante considerazione relativa a una problematica legale non di poco conto legata ai contratti di lavoro dei nuovi giocatori messi sotto contratto da quei club che riprenderanno l’attività a fine giugno (quasi tutti tra Top 14 e Pro D2, con i campionati che iniziano già ad agosto). I contratti stipulati con i club francesi hanno infatti solitamente una scadenza standard fissata con la fine della stagione sportiva: il 30 giugno . Proprio questa usanza però fa nascere il problema: quanti infatti hanno cambiato e cambieranno di club, iniziando l’attività prima di tale termine si troveranno nell’illegalità, violando infatti le legislazioni in materia di lavoro. Un dipendente salariato, tale è a tutti gli effetti Oltralpe un giocatore di rugby professionista, non può infatti avere contemporaneamente due club come datori di lavoro. Per sanare formalmente tale controsenso sarebbe così necessario rescindere anticipatamente il vecchio contratto per siglarne uno nuovo, di pochi giorni, con scadenza 30 giugno 2010, creando però costi supplementari per i club, che già faticano a rispettare il proprio budget. La questione però andrebbe in qualche modo sanata, onde evitare rischi nei confronti del tribunale del lavoro, si affaccia così l’ipotesi di un inizio di stagione a ranghi ridotti, con molti giocatori che potrebbero vedersi costretti ad allenarsi da soli con tabelle personalizzate fino al 1° luglio.
Lo stesso tribunale del lavoro sarà intanto chiamato ad esprimersi a breve sulla vicenda David Attoub, il giocatore dello Stade Francais reo di aver infilato le dita negli occhi dell’irlandese Stephen Ferris e condannato per questo a 70 settimane di sospensione da una commissione disciplinare dell’ERC. La squalifica scadrà soltanto nell’aprile del 2011, ma la questione sta generando una vera e propria spaccatura tra FFR e LNR, che si aggiunge a quella legata alla questione di Ouedraogo, Palisson, Estebanez e Burba, esclusi dalla lista dei convocati di Liévremont dopo che i rispettivi club hanno rifiutato di lasciarli liberi per gli impegni della nazionale 7’s. La LNR vorrebbe infatti accontentare il club di Max Guazzini, riducendo la pena ai danni del giocatore, permettendogli così di giocare nel campionato domestico, ritenendo la sanzione valida solo nelle competizioni europee, organizzate sotto l’egida della ERC. La CNOSF sarà chiamata ad esprimersi in tal senso il prossimo 2 giugno, ma qualora la squalifica venga confermata il giocatore si è detto pronto a ricorrere alla giustizia ordinaria sostenendo la tesi di una grave limitazione al suo diritto di poter lavorare.