Torna l’ombra del doping sul rugby neozelandese: 4 atleti si dichiarano colpevoli

Torna l’ombra del doping sul mondo rugby. Dalla Nuova Zelanda è rimbalzata in tutto il Mondo ovale (e non solo) la notizia di quattro atleti sospesi per possesso e uso di steroidi. Zoe Berry (una presenza con le Black Ferns contro l’Inghilterra nel 2012), Rhys Pedersen e Glen Robertson (protagonista al Mondiale under 20 giocato in Veneto ne 2011 e membro della Nazionale Seven neozelandese) sono stati accusati di possesso e uso di Clenbuterolo  (sostanza che privato il ciclista spagnolo Alberto Contador di Tour de France e Giro d’Italia dopo un controllo avvenuto nel 2010), stesse accuse mosse nei confronti di Ben Qauqau-Dodds, trovato in possesso di Methandienone, altro steroide anabolizzante severamente vietato dalle leggi anti doping. I quattro atleti si sono dichiarati colpevoli e come conseguenza dovranno scontare:
– Berry: quattro anni di sospensione a partire dal 31 Luglio 2017;
– Pedersen: 21 mesi dal 1 Gennaio 2017;
– Robertson: 4 anni dal 3 Febbraio 2017;
– Qauqau-Dodds due anni dal 31 Luglio 2017.

‘Ciò che è accaduto a questi quattro giocatori deve ricordare a tutti di stare molti attenti al proprio corpo. Come federazione, abbiamo sviluppato chiari programmi di educazione in termini di doping – le parole di Neil Sorensen, General Manager della federazione neozelandese -. Le nostre ricerche hanno tuttavia rivelato che c’è ancora molta ignoranza nel nostro ambiente in merito a questo problema’.

(foto sito Rugbyworldcup)

Autore: Andrea Nalio

Polesano, giornalista dal 2008, lavora come free lance a Londra e rappresenta l'anima operativa di RugbyMercato.it. Nel recente passato ha collaborato con i quotidiani Il Resto del Carlino e La Voce di Rovigo e condotto la trasmissione "Linea di Meta" per Radio Kolbe. Ha pubblicato anche un libro: «Pepenadores. Insieme ai cacciatori di rifiuti»: Reportage sulla dignità dei riciclatori informali della discarica di Oaxaca (Messico).

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