Mentre il rugby parmigiano, almeno quello seniores, imbocca la strada provinciale per Colorno e Noceto, in città nasce una nuova entità rugbistica: lo Stendhal Parma Rugby.
L’intento è quello di dare una campo e una sede a tutti quei giovani che non possono trovare collocazione nel professionismo delle altre realtà viciniori. Avrà come nucleo base gli atleti usciti per limiti di età dalla scuola Bocchialini e altri giovani provenienti dal territorio che credono nello sport dilettantistico, lontano dalla logica del soldo e dai condizionamenti che ne derivano.
Lo Stendhal che, come dice il nome, vuol essere una realtà profondamente parmigiana, si è già iscritto al campionato di serie C per la stagione 2010-11. In omaggio al romanzo più famoso dello scrittore che diede lustro a Parma i colori saranno il rosso e il nero.
L’opera di Stendhal rappresenta l’uomo in un contesto sociale in evoluzione: a una realtà dominata dall’interesse e dai principi di una politica meschina ed egoista si contrappone il culto dell’entusiasmo volitivo e la nostalgia romantica dei valori assoluti. Ideali che saranno la bandiera dello Stendhal Parma Rugby.
La nuova compagine, disposta alla più ampia collaborazione con le altre società del territorio, ha tra i suoi obiettivi la diffusione del rugby nella zona sud della città tra il quartiere Montanara e le località di Felino, Sala Baganza e Pilastro.
Gli allenamenti si terranno, grazie alla collaborazione avviata con la Polisportiva Montanara, sui campi di via del Lago Verde, mentre per le gare di campionato c’è già la disponibilità del Comune di Felino per il rettangolo di gioco di San Michele Tiorre. Nel comune felinese sarà avviata poi una campagna di reclutamento nelle scuole per formare squadre di minirugby.
Gli ispiratori dello Stendhal: i fratelli Bertolini e i Furlotti, Tullio Carnerini, Vito Mangialardi, Dante Marchini, Sandro Rebecchi, Marco Saccardo, Luciano Sidoli, Luciano Tagliavini, Graziano Provini e tanti altri, vogliono dar vita ad una entità rugbistica che sappia attrarre tutte le realtà del territorio, lontano dai tanti particolarismi che hanno minato il movimento parmigiano.
Per questo la società nasce, inizialmente, dalla collaborazione fra lo staff della Bocchialini e la neonata associazione Amici del rugby. I professori Gagliardi e Mantovani, animatori dell’istituto, continueranno nell’opera di reclutamento della scuola mentre gli Amici del rugby, daranno volto e partecipazione a quanti hanno fatto parte di questo mondo, e poi se ne sono allontanati, e a quanti ne condividano gli ideali riassumibili sul motto che campeggerà sulle maglie:”Liberi e forti”.
Chiunque potrà aderirvi conferendo una quota societaria e prendendo parte, attraverso l’elezione di un consiglio, alla vita della nuova formazione. Colonna portante saranno, ovviamente, anche i giocatori con un proprio rappresentante. Si vuole così realizzare una forma di rugby partecipativo che sappia evitare gli errori dovuti alle decisioni di un singolo o di pochi.
Qualcuno lo potrebbe definire rugby sociale, ma solo nelle motivazioni perché gli intenti agonistici saranno sempre al primo posto. E lo dimostra anche la conduzione tecnica affidata a Marco Pulli, una gloria della Rugby Parma e già allenatore dei giallobù, dell’Amatori e della nazionale. Direttore sportivo sarà Vito Mangialardi che ha già ricoperto questo ruolo a Reggio Emilia e nel Gran. Attorno alla squadra sarà comunque creato uno staff di tecnici, che ha già ricevuto l’entusiastica adesione di allenatori delle nazionali giovanili, in grado di potenziare ed affinare le qualità dei giocatori che ne faranno parte. In attesa di definire la composizione del consiglio direttivo tutte le risorse sono già impegnate per la preparazione della nuova stagione sportiva.
Per riferimenti e contatti rivolgersi al sito: www.stendhalrugbypr.it.