Il mediano d’apertura della Scozia ha firmato ieri un nuovo contratto biennale con i Glasgow Warriors. Il 22enne, che abbiamo imparato a conoscere anche grazie al drop che recentemente è valso agli scozzesi la vittoria per 21-20 sull’Italia, resterà a Scotstoun almeno fino al maggio 2016.
Nativo di Rutherglen e cresciuto nelle fila del Cambuslang, Duncan Weir è passato attraverso tutte le nazionali, dalla Under 17 alla 7’s, prima di debuttare in nazionale maggiore a soli 20 anni, nel RBS 6 Nations 2012 contro la Francia. Da allora ha collezionato 12 caps ed è partito titolare in tutte e quattro gli incontri del RBS 6 Nations 2014 fin qui disputati. Con gli Warriors ha esordito invece nel 2010, segnando 508 punti, 484 dei quali al piede, in 70 incontri fin qui disputati.
Facile prevedere che per lui prima o poi possa muoversi qualche top club inglese o francese, nel frattempo però Weir sembra intenzionati ad entrare nel club dei 100 con gli Warriors, superando se possibile quota mille punti: «Sono davvero felice di aver siglato questo nuovo accordo per restare a Glasgow per altri due anni» ha commentato, «Abbiamo una squadra veramente forte, con molta competizione per il posto ed è una gran cosa vedere così tanti giovani giocatori crescere. E’ stata una decisione facile per me rimanere. Sono nato a Glasgow e sono veramente orgoglioso di giocare per il club della mia città e rappresentare la mia nazione. Ora che quest’accordo è stato fatto, attendo con impazienza un finale di stagione ricco di successi, proveremo a raggiungere i play-off ancora una volta».
«Siamo contenti che Duncan si sia legato al club per le prossimo due stagioni, questa è una notizia davvero buona per noi e per il rugby scozzese. E’ tornato alla rande dal suo infortunio quest’anno ed ha giocato bene per il club e per la Scozia durante questo Sei Nazioni….» ha commentato invece l’head coach Gregor Townsend, sottolineando come «Duncan lavora duramente per diventare migliore ogni giorno ad allenamento e ha fatto grandi passi avanti sia nella tecnica che nell’aspetto tattico del giocare apertura. La sua capacità di guidare l’attacco sta diventando un vero e proprio punto di forza del suo gioco».