In vista della stagione 2010/11 della Championship i Bees di Birmingham e Solihull si sono rinforzati con l’arrivo di ben 13 giocatori, innesti questi che rivoluzioneranno soprattutto la mischia. In arrivo vi sono infatti i piloni Nglau Tau e Rob Dugard, i tallonatori Dan Oselton e Ben Gerry, i seconda linea Alex Ball e Adrian Griffiths ed i terza linea Semisi Taulava, Chris Brightwell e Mike Denbee. Per il club di Sharmans Cross Road si profila così un inizio di stagione con interessanti dualismi per ottenere una maglia da titolare, in particolar modo per quel che riguarda lo spot di mediano d’apertura, per cui competeranno Sam Robinson e George Crook, entrambi ex giocatori dei Worcester Warriors, mentre altri due volti noti dalle parti del Sixways, Ben Barkley e Ollie Grove (fratello dell’internazionale scozzese Alex) giocheranno tra i centri. Gli elementi più attesi per la linea, visto l’importante curriculum, saranno invece Bell, cresciuto nel Leeds, Dugard e Adrian Griffiths, entrambi prodotti del Bath Academy, chiamati ora a fare il salto di qualità. Per l’ex numero 8 del Livorno, protagonista di un’ottima stagione nella Serie A1 Italiana si profila così un ritorno in grande stile in Inghilterra, nell’originale ruolo di seconda linea, dopo un campionato vissuto da terza centro.
Per i Pertemp Bees però il mercato non è ancora chiuso, come ha fatto sapere il director of rugby Russll Earnshaw, che ha spiegato come i 13 innesti annunciati finora portano la rosa ad un numero di 28 giocatori. Nel rispetto del budget prefissato c’è così ancora lo spazio per almeno tre o quattro elementi.
In rosa non ci sarà però la bandiera Alex Davidson, attualmente il giocatore che vanta il maggior numero di presenze con la maglia dei Bees (182 partite in otto stagioni), che ha annunciato di non essere riuscito a trovare un accordo per il rinnovo con il club. L’ex seconda linea del Galles Under 21, 29 anni, ha spiegato che sarebbe voluto restare, tanto più ora che il club giocherà nel nuovo stadio, ma che gli impegni futuri legati alla famiglia lo hanno portato a fare altre scelte.