Lasciato andare dal Tolone. Promesso sposo alle franchigie sudafricane. Lusingato dal Bath. Ma alla fine Duane Vermeulen ha scelto il Giappone e la Top League. Il numero otto sudafricano infatti è stato ufficializzato dai Kubota Spears. Il team giapponese, allenato dall’ex coach dei Blue Bulls Frans Ludeke ha convinto la terza linea che troverà in squadra i connazionali Ruan Botha, Jean Droste, Lappies Labuschagne, Burger Odendaal e Gerhard van den Heever. ‘Sono onorato e felice di far parte della famiglia dei Kubota – le prime parole del giocatore -. Non vedo l’ora di iniziare e di condividere il mio background, dentro e fuori dal campo’.
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Nuova esperienza in Giappone per l’ex Stade Greg Cooper
Aveva lasciato lo Stade Francais a fine gennaio per far ritorno in Nuova Zelanda e stare accanto alla figlia malata. Oggi l’ex coach della compagine parigina, Greg Cooper, ha trovato una nuova opportunità in Giappone. Il neozelandese ripartirà infatti dai Mitsubishi Sagamihara Dynaboars (seconda divisione) e tornerà così nel paese del Sol Levante dopo l’esperienza con i NEC Green Rockets (2012-2016). Sarà assistito da Carl Hoeft (attacco) e Yuta Ito (mischia).
La NZRU pronta a stravolgere il mercato mondiale: ‘Non riusciamo a frenare l’esodo di talenti. Collaboreremo con i club europei’
‘Se non puoi sconfiggere il tuo nemico, fattelo amico…’. La famosa citazione di Giulio Cesare accompagna in questi giorni la quotidianità dei dirigenti federali neozelandesi che stanno pensando a una strategia che limiti l’addio dei giocatori più forti, sempre più spesso attratti dai soldi che offre l’Europa ovale.
‘Ci sono molte cose che possiamo fare per controllare il nostro destino, e lavorare in collaborazione con i club stranieri è una di quelle cose’. A parlare è Chris Lendru, responsabile delle trattative tra la federazione neozelandese e i giocatori (e di conseguenza le franchigie), il quale ha confermato come la Nuova Zelanda stia pensando a un rivoluzionario sistema di collaborazione con i club europei che permetta lo scambio di giocatori con le più ricche società del vecchio continente ma al tempo stesso non privi gli All Blacks dei propri migliori prospetti.
Il progetto, ancora in fase di studio e anticipato dal New Zealand Herald, vedrebbe nascere una collaborazione vera e propria tra franchigie neozelandesi e club europei e giapponesi, con questi ultimi ‘aiutati’ nella scelta dei giocatori – i criteri e le modalità sono ancora in fase di studio -, con l’obietto di controllare l’esodo dei giocatori dalla Nuova Zelanda e permettere agli stessi di far ritorno nel Super Rugby per poter poi essere selezionati in Nazionale.
‘Una collaborazione con team europei o giapponesi porterebbe senza dubbio dei vantaggi – ha continuato a spiegare Lendrum -; nei prossimi mesi questa sarà la nostra priorità’. Se non è possibile limitare il potere economico dei club europei, perché dunque non sfruttarne la scia collaborando con loro?
Il Giappone pronto a ricoprire d’oro Cipriani
La carriera di Danny Cipriani potrebbe (sorprendentemente) continuare in Giappone. Nonostante diversi club di Top 14 abbiano bussato alla porta del mediano di apertura in uscita dai Wasps, il paese del Sol Levante pare abbia messo sul piatto un’allettante offerta economica. Secondo quanto riportano i media inglesi due franchigie giapponesi avrebbero proposto al tre quarti inglese, 30 anni, un contratto che si aggirerebbe attorno ai 57.000 Euro a partita. Cipriani si trova ora davanti a un bivio: scegliere la competitività del rugby europeo o cedere alle lusinghe dei soldi orientali? (foto sito Wasps)
Jamie Roberts, futuro incerto. Il gallese tra Inghilterra e Giappone
Jamie Roberts tra Inghilterra e Giappone. Il centro gallese degli Harlequins andrà in scadenza al termine della stagione e la stampa inglese ha svelato la volontà del club di proporre al giocatore il rinnovo contrattuale. Tuttavia il 31enne, che può vantare anche una laurea in Medicina, pare tentato dall’esperienza in Giappone. Roberts si era unito agli Harlequins nel 2015 dopo l’esperienza in Francia, sponda Racing. Ora un altro bivio attende la sua carriera. (foto sito Harlequins)
Non solo Sopoaga. Altri All Blacks pronti a seguire il profumo dei soldi europei
Lima Sopoaga è solo l’ultimo esempio di All Black che ha scelto la via europea salutando così l’opportunità di vestire la divisa della Nazionale nell’anno che precede il Mondiale. Il nuovo giocatore dei Wasps potrebbe tuttavia non essere il solo a decidere di lasciare la Nuova Zelanda e il Super Rugby nonostante l’opportunità iridata all’orizzonte. La stampa neozelandese infatti ha svelato come anche Charles Ngatai (ex capitano dei Maori All Blacks, ha debuttato con gli All Blacks nel 2015 e giocato il match tra Maori All Blacks e Lions in estate), Seta Tamanivalu (3 caps con gli All Blacks) e Jordan Taufua starebbero considerando la possibilità di cambiare aria prima della rassegna mondiale. Lione-Ngati e Bordeaux-Tamanivalu sarebbero i possibili affari sul tavolo, con i due club di Top 14 disposti a pagare ingaggi di 300.000 Euro a stagione per i giocatori. Per Taufua, oltre alla Francia, pare sia forte anche il richiamo del Giappone.
Northampton Saints: è arrivato Heinrich Brüssow
I Northampton Saints possono finalmente abbracciare la terza linea Heinrich Brüssow, arrivato in Inghilterra nei giorni scorsi e già al lavoro con i nuovi compagni. 31 anni, Brüssow ha raggiunto i Saints dopo aver terminato l’esperienza con i NTT Docomo Red Hurricanes nella Top League giapponese. In carriera il sudafricano ha vestito per otto stagioni la maglia dei Cheetahs. ‘Sono felicissimo – le sue parole -. Sono mesi che aspettavo questa occasione e ora sono carico per iniziare il nuovo lavoro con i miei compagni. Sento che è il momento giusto nella mia carriera per una nuova sfida’. (foto sito Northampton Saints)
Ingaggiato in Giappone. Ma tentato da Gloucester. Cosa fa Jaco Kriel?
Giappone o Inghilterra? E’ il bivio che si è presentato davanti a Jaco Kriel, terza linea dei Lions e del Sud Africa, accostato nelle ultime ore al Gloucester. L’11 volte Springboks (100 kg per 184 cm) ha già firmato un biennale con i Kubota Spears (Giappone) tuttavia pare che alla sua porta abbia bussato anche la compagine inglese, alla ricerca di un sostituto di Ross Moriarty. Sul piatto, un triennale e la possibilità di riunirsi al suo vecchio coach, Johan Ackermann.
‘Speculazioni – ha tuttavia tuonato l’agente dell’avanti -. Jaco non ha firmato con Gloucester. E’ attualmente un giocatore dei Lions e tutte le sue attenzioni sono per il team. Riguardo il suo futuro, non ci esprimeremo prima di marzo e solo dopo aver consultato gli stessi Lions’.
Possibile che il passaggio di Kriel in Cherry and White venga solo posticipato di un anno.
Anche per Allister Coetzee il futuro è in Giappone
Potrebbe terminare dopo la parentesi internazionale la carriera di selezionatore degli Springboks di Allister Coetzee. Le prestazioni altalenanti del Sud Africa infatti hanno abbassato ancor di più l’indice di gradimento nei confronti del coach, la cui percentuale di vittorie con la Nazionale è al 46% (11 vittorie su 24 partite gestite da coach). Nel caso gli Springboks uscissero vincitori dal prossimo match contro il Galles la percentuale salirebbe al 48%, ancora troppo bassa per gli standard sudafricani. Sempre più probabile dunque un cambio alla guida della Nazionale arcobaleno, con Coetzee che potrebbe poi trasferirsi in Giappone per unirsi ai Canon Eagles, dove dovrebbe collaborare con Matt Proudfoot.
Ciao Europa. Dan Carter giocherà per i Kobelco Steelers
Dan Carter lascerà il Racing 92 e l’Europa alla fine della stagione per trasferirsi in Giappone, Kobelco Steelers. A confermarlo, dopo le anticipazioni offerte dalla stampa francese nei giorni scorsi, lo stesso campione del Mondo. ‘E’ stata una decisione molto difficile da prendere – così il giocatore, che ha trovato un accordo biennale con il suo nuovo club -, lasciare così i miei nuovi amici e la mia nuova famiglia. Ma penso che il Giappone sia un posto molto eccitante dove poter giocare a rugby e inoltre non è distante dalla Nuova Zelanda, così potrò trascorrere più tempo a casa con la mia famiglia’. Carter, 35 anni, si era unito al Racing dopo la coppa del Mondo del 2015 e aveva alzato al cielo il Top 14 già al termine della sua prima stagione europea.