Imola e Castello unite per la B

In vista del campionato di Serie B 2010/11 l’Autosica Imola Rugby si è rinforzata con l’acquisto di un’intera squadra: nella giornata di mercoledì Imola e Castel San Pietro hanno raggiunto un accordo di collaborazione che porterà la società castellana a rinunciare all’iscrizione ai campionato di C, dirottando i propri atleti all’Imola, squadra neopromossa in serie B e bisognosa di rinforzi per aspirare a una salvezza tranquilla. Non si tratta però di una fusione, ma bensì di una collaborazione che dovrebbe giovare ad entrambi i club: Imola e Castello manterranno infatti due squadre a livello giovanile ma potranno ottimizzare logistica e costi. «Il beneficio immediato – ha spiegato il presidente dell’Autosica Imola, Massimo Villaè allargare la rosa di giocatori per la serie B. Castello ha ottimi elementi e grazie a loro contiamo di potere fare un buon campionato di serie B. L’accordo prevede inoltre due squadre distinte a livello giovanile e ci darà la possibilità di crearne una molto competitiva. Infine, per valorizzare i giocatori più promettenti delle due società ancora non all’altezza della serie B». In due stagioni il Rugby Castello vorrebbe infatti tornare ad iscriversi alla Serie C, ma con una formazione che serva a far crescere le giovani promesse imolesi e castellane, come viatico per un futuro nelle serie superiori.

Lupo Franchi a Torino?

Pochi giorni fa il presidente Mazzoni, pur senza fornire dettagli sulle prospettive future, aveva confermato che il Piacenza Rugby continuerà l’attività in Serie A2. Non ci sarà però l’attuale director of rugby Claudio Franchi, factotum della società assieme all’inesauribile general manager Campus, Lupo dopo 6 anni dovrebbe infatti ripartire altrove e dalla Serie C. Secondo le voci circolanti per la città e riprese venerdì dal quotidiano Libertà la sua destinazione sarebbe infatti il VII Rugby Torino.

L'Avellino a Vincenzo Fico

Dopo tre campionati, due coppe Campania e 57 partite, si interrompe il rapporto tra Luigi Rea e l’Avellino Rugby. Contro il Rugby Salerno il tecnico è stato per l’ultima volta sulla panchina biancoverde. Le voci di un possibile divorzio si sono, infatti, rilevate fondate: martedì la società ha ufficializzato la volontà di separare la propria strada da quella dell’allenatore pomiglianese, sostituito dal tecnico delle giovanili Vincenzo Fico. «Il rapporto si chiude amichevolmente, con la fine del programma triennale che ci eravamo prefissi – ha raccontato ad un giornale locale il presidente Roca il mio sentito ringraziamento va sia all’uomo che al tecnico Rea, un professionista di spessore che ha dato tanto e che ha scritto una pagina indelebile della storia di questa squadra. Ricordo, quando, nell’estate del 2007, gli presentai il progetto Avellino Rugby. Sposò subito la causa, portando un manipolo di ragazzini reduci dall’esperienza con le giovanili, a disputare il torneo di serie C. Quell’anno riuscimmo a vincere due partite, entrambe con il Formia, ma fu come aver vinto il campionato. Purtroppo, avverto che in questo momento l’ambiente ha bisogno di nuovi stimoli ed era indispensabile fare scelte diverse. Per risollevare il morale dei ragazzi ho pensato che ci volesse una persona che conosce l’ambiente. Fico, da quest’anno, sta facendo un buon lavoro con il settore giovanile, e, in più, negli ultimi tempi, si è affacciato anche a collaborare con la prima squadra. Credo che sia l’uomo giusto per continuare la nostra favola».

Massimo Borra al Gussago

Si può vincere due scudetti come General Manager del Cammi Calvisano e ripartire tre anni dopo dalla Serie C, il tutto senza lasciare la provincia bresciana, è il caso del professor Massimo Borra, una “laurea in rugby” ed una vita in panchina tra Rovato, Brescia e Botticino prima di intraprendere la carriera manageriale. Lasciatosi alle spalle due stagioni fa l’esperienza con i giallo-neri, Borra aveva intrapreso il ruolo di General Manager alla Bassa Bresciana, in Serie B, tornando poi in panchina a gennaio di quest’anno al posto dell’ex Viadana Zanini, in un tentativo disperato quanto vano di salvare i lenesi dalla retrocessione. Un’esperienza che deve aver comunque stimolato l’uomo di campo a tornare ad allenare a tempo pieno, eccolo quindi sostituire il non confermato Daniele Demartis sulla panchina del Gussago Rugby Club, con l’obiettivo di rilanciare la squadra dopo una stagione di bassa classifica nel girone Elite Nord Ovest della C. All’ombra della Madonna della Stella però Borra avrà anche mano libera a livello gestionale, operando come un vero director of rugby a 360°, con l’obiettivo di rilanciare il settore giovanile e potenziare l’attività di propaganda nelle scuole dell’area.
Secondo quanto riportato dal quotidiano locale Bresciaoggi non sarebbe però l’unico cambio in provincia, sarebbe infatti  terminata anche l’avventura di Bruno Ancillotti sulla panchina del Borgo Poncarale.

L'ora dei superclub?

«Arriveremo a una decisione in tempi brevi» a prometterlo è il vice-presidente della Rugby Parma, Bernardo Borri, all’uscita dal consiglio del club gialloblu tenutosi giovedì sera: ordine del giorno la proposta di partecipazione alla super squadra cui starebbero lavorando per il prossimo Super10 Gran Parma, Viadana e Colorno. Una svolta epocale per il rugby ducale, per questo in via Lago Verde prendono tempo, «verranno esplorate tutte le possibilità» ha fatto infatti sapere il vice-presidente in una dichiarazione raccolta dal quotidiano La Gazzetta di Parma e pubblicata oggi, sottolineando però come lo spirito degli Aironi abbia pervaso le società interessate. In sostanza, ha precisato: «non vogliamo andare avanti da soli, ma vogliamo prendere una decisione meditata… Penso all’inizio della prossima settimana per arrivare al consiglio federale del 29 con una decisione già presa». Se i giallo-blu cittadini prendono tempo, nel frattempo però resta da capire quale sarà anche la posizione del Noceto, dopo la promozione nel massimo campionato e l’iniziale intenzione a fare da soli, si sarebbe infatti registrata una riapertura verso l’ipotesi del superclub.

Qualcosa di analogo sta avvenendo intanto in Toscana, dove va avanti il progetto T.R.E. (Toscana Rugby Eccellenza), con il presidente Tonfoni che mercoledì  ha avuto mandato dall’assemblea dei soci de I Cavalieri Prato di procedere con la creazione dei nuovi Cavalieri Toscana. I dirigenti lanieri, secondo quanto si apprende oggi dal quotidiano La Nazione edizione locale, hanno così dato mandato al presidente Tonfoni di attivarsi con i presidenti delle altre dodici società che partecipano al progetto per instaurare un tavolo di discussione e far partire subito la nuova società, fin dal campionato 2010/11. Gli investimenti già approvati dal Comune di Prato (martedì prossimo alle 11 è in programma la presentazione nel Salone Consiliare del Comune di Prato) per il progetto cittadella ed il rinnovamento del Chersoni di Iolo (allargamento a 3.500 posti) fanno si però che il l’eventuale superclub continui a giocare proprio a Prato e non a Firenze come inizialmente paventato. Il capoluogo toscano potrebbe però ospitare gli incontri interni della prossima Amlin Challenge Cup, al Ridolfi dove vi sarebbe già stato un sopralluogo da parte della dirigenza T.R.E., aumentando così l’appeal nei confronti del turismo straniero legato all’evento. Siena e Arezzo al momento invece non dispongono delle infrastrutture necessarie ad ospitale tali eventi.

Avellino, acque agitate

La sconfitta contro gli Wasps Stabia nel secondo turno di Coppa Campania potrebbe avere un pesante strascico fuori dal campo per il Rugby Avellino, secondo almeno quanto riportato dal magazine “ottopagine”. Stato alle indiscrezioni emerse nell’immediato post partita, si legge, il club irpino starebbe, infatti, valutando la possibilità di separarsi dal proprio tecnico, Luigi Rea. Dopo tre anni, l’allenatore pomiglianese è accusato di non essere riuscito a trasmettere alla squadra la giusta grinta, elemento indispensabile per qualsiasi squadra di rugby e, in particolar modo, per una compagine militante nel difficile campionato di serie C. La decisione dei vertici societari potrebbe però essere rimandata all’indomani dell’ultimo impegno ufficiale dei lupi, in casa contro il Salerno. Una decisione, pare, che in molti ad Avellino vorrebbero fosse immediata, così da poter subito incominciare a programmare la prossima stagione.

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