Rivoluzionata l'All Ireland League

L’IRFU ha annunciato oggi la ristrutturazione dell’All Ireland League a partire dalla stagione 2011/12 con l’aumento da 48 a 52 del numero di club senior, l’introduzione di un nuovo sistema di promozioni/retrocessioni ed un cambiamento nelle regole sull’utilizzo di giocatori professionisti. Si completa così un processo di rinnovamento iniziato nell’ottobre 2009 con una serie di consultazioni con le parti direttamente interessate: i provincial branches, gli stessi club, l’All Ireland Senior Rugby Clubs Association, ma anche allenatori, giocatori, arbitri e volontari.

La nuova struttura includerà

Division One: composta da due gironi di merito all’italiana (1A e 1B) con 10 squadre ciascuno. Due promozioni/retrocesioni tra 1A e 1B, di cui una automatica e una decisa tramite play-off.

Division Two: composta da due gironi di merito (1A e 1B) con 16 squadre ciascuno. Ogni squadra giocherà in tutto 15 partite. Promozioni/retrocesioni tra 2A e 2B, due automatiche e una decisa tramite play-off.

Non vi saranno invece play-off per stabilire promozioni e retrocessioni tra la Division 1B e la Division 2A: le ultime due squadre qualificate lasceranno invece automaticamente posto alle prime due classificate della divisione inferiore. Verrà comunque mantenuta l’attuale struttura di qualificazione alla Lega, con il sistema di round robin competition tra le squadre vincitrici delle junior league provinciali, e il sistema di promozione/retrocessione con la Division 2B. L’incremento da 48 a 52 squadre comporterà però per quest’anno la promozione di tutti i vincitori delle leghe provinciali allo status di senior club.

Le squadre che finiranno la stagione al primo posto della propria division verranno premiate come divisional league champions, mentre la vincitrice della Division 1A verrà nominata All Ireland League Champions.

Le partite verranno invece programmate preferibilmente il venerdì sera in modo da poter valorizzare l’evento, senza però andare ad interferire con gli appuntamenti delle province impegnate nella Celtic League.

L’altra grande novità riguarda poi l’introduzione di pesanti limitazioni all’impiego dei “fully contracted players“: i giocatori con contratto da professionista a tempo pieno con Connacht, Leinster, Munster e Ulster. Questi potranno infatti venire impiegati soltanto nella Division 1 e per un numero di due soli giocatori a squadra per incontro. Nella League non sarà però consentito schierare giocatori stranieri, mentre potranno essere schierati senza alcuna restrizione ed a tutti i livelli i giocatori “contracted development”, cioè con contratti di formazione, e gli academy players.

«L’importanza della All Ireland League come fucina del Rugby Irlandese non può essere sottostimata e in questi tempi di cambiamento la nuova struttura rappresenta la necessità di far progredire il rugby di club in Irlanda» ha spiegato il presidente della IRFU John Callaghan. «Mi congratulo con quanti sono stati coinvolti in questo processo e non vedo l’ora di toccare il miglioramento della competitività  che queste nuove strutture promettono di portare».

Autore: Manuel Zobbio

Marketing Communication Manager presso Zani Serafino, azienda storica del cookware e del design made in Italy. Un master di specializzazione del Management dell'Atleta. E' con Marco Martello il referente italiano di Digidust Sport, primaria agenzia internazionale di marketing e sport management specializzata nel rugby. Co-Fondatore di RugbyMercato.it e anima di PiazzaRugby.it dal 2009, ha fatto parte della redazione del mensile Rugby! magazine, del settimanale lameta e di MondoRugby.com, collaborando anche con l'European Rugby Cup.

7 pensieri riguardo “Rivoluzionata l'All Ireland League”

  1. Le regole sull’impiego di Fully Contracted Players dovrebbero venir prese in considerazione anche dalla FIR… che ne pensate?

    Così vi sarebbe al possibilità per almeno 20 giocatori di lavorare costantemente con Aironi e Benetton nell’arco di un’intera stagione. Personalmente non credo che il campionato verrebbe falsato, ma anzi vi sarebbe un apporto di qualità ed interesse, il tutto a vantaggio dei giovani giocatori italiani!

    Pensate ad un Carlos Nieto al rientro dall’infortunio che gioca un po’ a Parma, tanto per dire una squadra, in attesa di ritornare al 100% e un Reato che quando serve per giocare sul serio è a disposiizone del superclub veneto, ma che può giocare con continuità con Rovigo quando non serve

    Il tutto dando poi la possibilità ai giocatori delle accademie ed ai migliori under di fare eventualmente esperienza internazionale a livello di Celtic League se ne avessero i mezzi, allenandosi con l’accademia (o le accademie), con i club, con le entità che faranno le coppe in futuro e con le due squadre della Celtic. Così, si, si potrebbe davvero innescare un volano e una crescita generale del movimento.

  2. Cambiate il colore del font o si fa veramente fatica a leggere con questo sfondo. Bella iniziativa siete già nella mia barra dei preferiti 🙂

  3. ciao Admin, come dici tu sarebbe molto interessante e nello spirito della franchigia . ma da quello che ho capito dalle notizie fir, non ci puo essere interscambio ne dal basso ne dall’alto di giocatori tra le società affiliate. e cosi sarebbe un occasione persa per i nostri giovani. stanno creando 2 super squadre , chiuse in se stesse, e solo gli iscritti nelle liste fir come giocatori di interesse nazionale possono sperare di giocare.

  4. Grazie Ale. In realtà avendo fatto tutti da soli, io e Antonio, che non siamo propriamente dei tecnici, accogliamo il suggerimento e ci ripromettiamo di intervenire, ma non sarà una cosa breve però.

  5. Ciao Aldo,
    Concordo con te, poi non è che il sistema irlandese sia aperto a tutti, sono giocatori sotto contratto con i branch e sono scelti dalla IRFU, chiariamo, solo è più libero e flessibile con una interazione maggiore tra club e Celtic League, il che non guasterebbe. Comunque stiamo a guardare, non per forza l’attuale modello italico è tutto da buttare.
    L’ideale sarebbe ovviamente riuscire a calibrare il tiro in corso d’opera.
    Emanuele

  6. L’ho scritto su RUGBY!, l’ho scritto su lameta, l’ho scritto qui.. io la vedo così… in Italia, che dite?

    ECCELLENZA Calvisano, Rovigo, Crociati, GranDucato, Petrarca, Mogliano, Roma, L’Aquila, Lazio, I Cavalieri, Venezia, San Gregorio

    A1 Modena, Reggio Emilia, Brescia, Udine, San Donà, Firenze, CUS Verona, Livorno, Fiamme Oro, Pro Recco, Lyons Piacenza, Badia

    A2 Amatori Milano, Amatori Catania, Valpolicella, Riviera, Roccia Rubano, Amatori Capoterra, Amatori Alghero, Romagna, Avezzano, Grande Milano, Gladiatori Sanniti, Paese

    B1 Asti, Piacenza, Casale, CUS Padova, Villadose, Sondrio, ASR Milano, CUS Torino, Frascati, Segni, Capitolina, Colorno

    B2 NORDEST – NORDOVEST – CENTRO – SUD
    4 gironi con le peggiori della B attuale e le migliori della C elite

    D territoriali, con più squadre guadagnate dalle meno meritorie dei gironi elite

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