Sean Hohneck ai Carnegie

Partito per Biarritz il vichingo Erik Lund, che ha seguito le orme del fratello dopo una stagione da incorniciare, i Leeds Carnegie non hanno perso tempo per cercare un sostituto: Neil Back ha infatti  scelto di portare ad Headingley Sean Hohneck, seconda linea del Viadana, che ha firmato un biennale. Nato a Rotorua (NZ) nel novembre del 1979, 203 cm per 118 kg, Hohneck è infatti ancora un giocatore molto apprezzato in Inghilterra dopo essere stato sempre tra i migliori durante le stagioni trascorse con la maglia del Bristol.

«Erik Lund ha fatto un fantastico lavoro per noi nelle ultime due stagione e noi lo abbiamo migliorato come giocatore durante il tempo da lui passato nel club. La nostra sfida è stata quella di trovare qualcuno con la stessa presenza fisica di Erik e in più l’abilità di competere in rimessa laterale – ha spiegato il boss dei Carnegie – con Sean crediamo di aver trovato il candidato ideale».

L’ex Chiefs «ha la stessa struttura di Erik ed è una fantastica opzione in rimessa laterale. Avrebbe potuto restare in Italia per giocare la Magners League ma è stato entusiasta di ritornare nella Guinness Premiership. Ha una famiglia giovane e vuole una nuova sfida con cui misurarsi. Ha portato quello che non vogliamo per ottenere successo come club».

L'Aquila rivuole Cavalieri

A L’Aquila secondo quanto svelato ieri dall’edizione d’Abruzzo del quotidiano Il Messaggero, sarebbe tutto pronto per iniziare ad allestire la formazione in vista della prossima stagione. La dirigenza, assieme al confermatissimo direttore tecnico Massimo Mascioletti, ha iniziato infatti a muovere i primi passi per confermare il nucleo di atleti italiani, in attesa di conoscere quali saranno le decisioni della FIR in tema di oriundi e naturalizzati. Qualche atleta verrà poi provato durante il triangolare di beneficenza del 2 giugno pro Haiti e  ci sarà  poi un occhio di riguardo per il settore giovanile, mentre sul fronte delle novità si vocifera di un pilone destro straniero e del possibile ritorno in seconda linea di Agustin Cavalieri, già in neroverde nel campionato 2005-06 agli ordini di Lorenzetti, di cui l’attuale tecnico Di Marco (confermato allenatore in coppia con Cavallo) era assistente. Ad aver già fatto le valigie sono invece per il momento Nitoglia, ingaggiato dalla Benetton Treviso, Manawatu, Michael Barbieri e Ged Fraser, che sembrerebbe destinato ad una squadra di Pro D2 francese, probabilmente Bordeaux.

Noceto da solo in Super 10

A quanto pubblicato nei giorni scorsi ha replicato direttamente Angelo Barocelli, presidente del Noceto, precisano: «In merito a quanto riportato sulla Gazzetta di Parma nell’articolo a titolo “Il Parma ci ripensa: a breve la decisione”, la società Rugby Noceto specifica che, anche se nell’articolo il concetto è espresso al condizionale, non si è mai “rifatto avanti per cercare alleanze”».
La “smentita” pubblicata anch’essa dallo stesso quotidiano, conferma quindi l’estraneità del club neopromosso alle trattative che potrebbero portare ad una storica “fusione” tra le prime squadre di Gran Parma e Rugby Parma, nonché di Colorno e Viadana. Maggiori sviluppi sono attesi in settimana.

L'ora dei superclub?

«Arriveremo a una decisione in tempi brevi» a prometterlo è il vice-presidente della Rugby Parma, Bernardo Borri, all’uscita dal consiglio del club gialloblu tenutosi giovedì sera: ordine del giorno la proposta di partecipazione alla super squadra cui starebbero lavorando per il prossimo Super10 Gran Parma, Viadana e Colorno. Una svolta epocale per il rugby ducale, per questo in via Lago Verde prendono tempo, «verranno esplorate tutte le possibilità» ha fatto infatti sapere il vice-presidente in una dichiarazione raccolta dal quotidiano La Gazzetta di Parma e pubblicata oggi, sottolineando però come lo spirito degli Aironi abbia pervaso le società interessate. In sostanza, ha precisato: «non vogliamo andare avanti da soli, ma vogliamo prendere una decisione meditata… Penso all’inizio della prossima settimana per arrivare al consiglio federale del 29 con una decisione già presa». Se i giallo-blu cittadini prendono tempo, nel frattempo però resta da capire quale sarà anche la posizione del Noceto, dopo la promozione nel massimo campionato e l’iniziale intenzione a fare da soli, si sarebbe infatti registrata una riapertura verso l’ipotesi del superclub.

Qualcosa di analogo sta avvenendo intanto in Toscana, dove va avanti il progetto T.R.E. (Toscana Rugby Eccellenza), con il presidente Tonfoni che mercoledì  ha avuto mandato dall’assemblea dei soci de I Cavalieri Prato di procedere con la creazione dei nuovi Cavalieri Toscana. I dirigenti lanieri, secondo quanto si apprende oggi dal quotidiano La Nazione edizione locale, hanno così dato mandato al presidente Tonfoni di attivarsi con i presidenti delle altre dodici società che partecipano al progetto per instaurare un tavolo di discussione e far partire subito la nuova società, fin dal campionato 2010/11. Gli investimenti già approvati dal Comune di Prato (martedì prossimo alle 11 è in programma la presentazione nel Salone Consiliare del Comune di Prato) per il progetto cittadella ed il rinnovamento del Chersoni di Iolo (allargamento a 3.500 posti) fanno si però che il l’eventuale superclub continui a giocare proprio a Prato e non a Firenze come inizialmente paventato. Il capoluogo toscano potrebbe però ospitare gli incontri interni della prossima Amlin Challenge Cup, al Ridolfi dove vi sarebbe già stato un sopralluogo da parte della dirigenza T.R.E., aumentando così l’appeal nei confronti del turismo straniero legato all’evento. Siena e Arezzo al momento invece non dispongono delle infrastrutture necessarie ad ospitale tali eventi.

Rovigo pensa al futuro

Mentre Umberto Casellato, interdetto per 4 mesi dal giudice sportivo, prepara la semi-finale di ritorno al Battaglini e l’attuale dirigenza prosegue nelle trattative per il rinnovo degli accordi presi con le istituzioni, ieri sera all’hotel Petrarca di Boara Pisani si è tenuta una cena informale per definire il futuro del rugby rodigino. Presenti all’incontro il patron della Femi Cz e main sponsor dei rossoblu Francesco Zambelli, Luigi Costato, Renzo Bullo, ma anche Reato, Viscardini, Guerrato e altri imprenditori polesani vicini al club. L’obiettivo della serata era quello di impostare le basi per il futuro assetto societario del Rugby Rovigo, creando una struttura adeguata ad ottenere importanti obiettivi, grazie anche all’ingresso di nuovi soci. Lo scopo è chiaramente quello di riunire le realtà più significative del territorio per abbozzare un progetto solido e convincente in vista della prossima stagione.

Super squadra a Parma?

A Parma si parla di fusione con cadenza ciclica fin dai tempi della nascita del Gr.A.N. (tra Amatori e Noceto), ma nonostante il passato insegni che tutto è possibile, prende sempre più corpo l’ipotesi di una maxi-fusione, questa volta addirittura a quattro! Non Noceto, intenzionato a fare da solo dopo la promozione conquistata sul campo, ma Viadana entrerebbe a far parte di una realtà che comprenderebbe anche Gran Parma, Colorno ed la Rugby Parma, club che le voci darebbero per “spacciato” a causa dei debiti, ma ancora in grado di portare in dote il diritto a disputare la prossima Challenge Cup (e qualche contributo ERC, benché di fatto già impegnato come garanzia nella vertenza con l’AIR legata agli stipendi dei giocatori).

Se formalmente non si tratterebbe di fusione (nome sgradito agli interessati stando a quanto riporta oggi La Gazzetta di Parma, confermando così le voci che da tempo si rincorrono nell’ambiente), né di «Aironi 2», in quanto mancherebbe il benestare della FIR, qualcosa si sta comunque muovendo in tal senso. Così sono state almeno interpretate dal giornale cittadino le parole del presidente Capitani in occasione della presentazione del nuovo responsabile marketing, Giulio Aglietti.

«In questo momento il rugby ha bisogno di nuove idee – ha detto Bruno Capitanie noi siamo pronti a fare la nostra parte, contro ogni pettegolezzo. La Rugby Parma vuole continuare a svolgere il ruolo che le compete da ormai ottant’anni. L’appartenenza agli Aironi rappresenta un valore aggiunto. Riteniamo, tuttavia, che la franchigia sia soltanto la cupola della nuova struttura, occorre costruire delle solide basi. Crediamo quindi che tutte le società coinvolte negli Aironi debbano pensare a lavorare insieme anche per quel- lo che riguarda il Super 10 e la Challange Cup. Nessuna fusione, soltanto ragionamenti condivisi, magari anche allargati a Modena e Reggio Emilia. Sono sicuro che questo territorio, se unito, potrebbe davvero primeggiare».

«Noi lanciamo questo appello – ha quindi proseguito Capitani – Ci auguriamo che la nostra proposta venga accolta. In caso contrario, costruiremo la nostra squadra autonomamente, ma senza aspettare fine agosto come accaduto un anno fa».

Per far questo saranno però necessarie nuove risorse, è quanto si chiede proprio a Giulio Agnetti, nuovo  responsabile dell’ufficio commerciale e marketing, che in passato ha già collaborato con il Parma Calcio. «Mi ci e voluto poco per apprezzare questo sport, che non conoscevo. Il rugby è molto diverso dal calcio. Si tratta di una disciplina capace di veicolare dei valori etici e morali profondi. Rugby Parma significa prestigio,tradizione e storia» ha esordito (in vero senza troppa fantasia) il manager parmigiano, anticipando poi parte del suo piano di rilancio per il club di Via Lago Verde.

«E’ nostra intenzione accrescere il numero di partner e sponsor – ha spiegato – valorizzare lo stadio e il marchio, potenziare il settore giovanile,cercando di reclutare giocatori anche nei territori in cui siamo meno diffusi, portare più gente al campo. Inoltre stiamo pensando ad allestire dei corner all’interno di qualche esercizio commerciale della città allo scopo di vendere meglio i nostri prodotti».

Venezia punta al ripescaggio

All’indomani della retrocessione dal Super 10, amareggiato, il presidente del Casinò di Venezia Rugby aveva parlato di un possibile addio, lamentando l’impossibilità di fare sport di alto livello in città senza la giusta collaborazione delle istituzioni e del mondo dell’impresa. Con la mente più fredda in laguna ora ci si interroga invece su come ripartire, su quale sarà il destino del club oro-amaranto, per questo Pipitone ed i suoi più stretti collaboratori si sarebbero riuniti a più riprese negli ultimi giorni, l’ultima volta martedì sera, passando al vaglio tutte le soluzioni possibili.

«Vogliamo capire se c’è la possibilità cu essere ripescati nella massima categoria, tanto più se il prossimo campionato sarà a dodici squadre come è sembrato finora nei piani della Federazione –  ha spiegato ieri ad Il Gazzettino il direttore generale Gianluca Galzeranoanche se ancora non c’è chiarezza su questo e su altri sviluppi che riguardano le vicende di altri club che potrebbero fondersi in vista della prossima stagione».

«Purtroppo non solo noi ma tutto il rugby italiano è in stallo, in attesa delle decisioni definitive che dovranno venire dall’alto – prosegue nell’intervista pubblicata oggi il dirigente mestrino – I giocatori rimangono appesi a un futuro incerto, così come le società non possono programmare la loro attività».

Nel frattempo comunque Pipitone e soci si starebbero già incontrando con gli amministratori comunali di Ca’ Farsetti per capire la portata del sostegno che il Comune potrà dare alla palla ovale.

Properzi lascia la panchina

Mentre le scelte dei biancoverdi in tema di stranieri fanno discutere (visto il taglio di mostri sacri come Dion Kingi), per l’anno del debutto in Celtic League alla Ghirada dovranno fare a meno di un altro elemento chiave: il tecnico degli avanti Franco Properzi. Ex pilone della nazionale, di cui è stato anche video-analyst una volta abbandonata la carriera di giocatore, era tornato a Treviso nel 2003 come assistant coach di Craig Green prima e dello stesso Smith poi, trasformando con il suo lavoro il pack bianco-verde. A 45 anni Kino ha scelto però di cambiare vita e di dedicarsi ad un lavoro al di fuori del rugby. «Una scelta consensuale – ha spiegato lunedì attraverso le pagine de La Tribuna di Treviso è venuto il momento.  Comincio un’attività nel settore informatica, per ora mi voglio concentrare lì. Dopo 5 anni… Ma adesso pensiamo a finire bene questa esperienza bellissima».

Treviso rinuncia a Kingi

Con solo cinque giocatori non di formazione italiana da poter avere in rosa il Benetton Treviso si trova a dover compiere delle scelte dolorose, ma decisive, per il futuro del club. Benché le ultime mosse di mercato restino ancora segrete appare infatti ormai chiaro che dal prossimo anno non faranno più parte della rosa alcuni elementi chiave, a partire dagli oriundi Allori, Vidal, e Mulieri il cui destino professionistico dipende quasi totalmente da quanto deciderà il Consiglio Federale in programma la prossima settimana. In attesa di eventuali deroghe alla norma salva-vivai è emersa intanto la notizia del clamoroso taglio del neozeandese Dion Kingi, 34 anni, leader del pack bianco-verde che sabato saluterà così ufficialmente il pubblico del Monigo. Un addio che fa il paio con quello di Marius Goosen, ancora decisivo nonostante i suoi 36 anni, ma intenzionato ad abbandonare del tutto la carriera di giocatore per intraprendere quella di tecnico. Molto probabile che continui quindi ad affiancare Franco Smith in qualità di assistente.

BAYONNE PRENDE TRELOAR E ZIEGLER

Bayonne ha confermato l’ingaggio dell’estremo sudafricano Joe Pietersen, venticinque anni di Western Province. Destinato molto probabilmente a dire addio alla maglia del Sud Africa per la Coppa del Mondo 2011, Pietersen arriva dagli Stormers (Super 14) dove ha dimostrato di essere anche un piazzatore molto continuo, caratteristica che ne fa un ottimo sostituto per Boyet ed a cui i baschi tengono molto dopo aver evitato la retrocessione solo per i problemi di natura amministrativa di Montauban. Proprio dai nero-verde arriveranno tra l’altro il mediano di mischia Julien Audy ed il seconda linea Abdellatif Boutaty, ma la campagna di rafforzamento del club dell’azzurro Craig Gower (fresco di rinnovo contrattuale nonostante la trattativa in atto con gli Aironi) non ha ignorato nemmeno il campionato italiano: la prima scelta in seconda linea è infatti rappresentata dall’australiano Cameron Treloar, reduce da un’ottima stagione a Prato dove non ha fatto altro che confermare quanto aveva già dimostrato con la maglia del Calvisano, mentre a dar man forte nei trequarti ci sarà l’utility back Garth Ziegler, anche lui ex Western Province come Pietersen, che il tecnico Christian Gajan conosce bene per averlo già allenato proprio a Venezia un anno fa.

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