
L’Aquila Rugby Club in settimana ha fatto il punto della situazione tecnica e societaria dopo la quarta giornata in campionato. La società è giovanissima – la compagine del presidente Mauro Zaffiri sta lavorando da soli tre mesi – e la squadra non è da meno, con un’età media molto bassa, a teso a sottolineare il club. «L’Eccellenza è un campionato di livello – ha esordito il presidente Zaffiri – e la nostra squadra a volte pecca di esperienza, vista l’età media. C’è stata fino ad ora tanta indisciplina in campo, con troppi cartellini gialli per incontro. Infine, dato purtroppo negativo, non ci assiste neanche la fortuna: solo nell’ultima partita abbiamo perso tre giocatori per infortunio, tra cui Brown, che rimarrà fuori per mesi».
Zaffiri ha comunque voluto rimarcare che il progetto L’Aquila Rugby Club è pluriennale, e che sarà un anno di costruzione di qualcosa di importante in prospettiva: «Non siamo d’accordo con chi, in queste ore, insinua il fatto che il Campionato di Eccellenza debba essere formato da otto squadre – ha sottolineato il presidente neroverde – perché così si riduce il movimento, e soprattutto si restringe tutto a chi è già avvantaggiato. Noi stiamo seguendo una strada, il campionato è duro e sicuramente continueremo a soffrire. Facciamo un appello alla città, anche perché lavori insieme a noi per poter costruire una forza economica tale da poter garantire l’ingaggio di giocatori di esperienza, che diano un equilibrio a un gruppo così giovane. Da parte nostra ce la metteremo tutta, per rinforzare la società anche dal punto di vista economico e dirigenziale».
Nel corso della conferenza stampa di giovedì è intervenuto anche un ospite d’onore: l’ambasciatore australiano in Italia Mike Rann, arrivato in città per sostenere i progetti del governo australiano all’Aquila. L’ambasciatore si è intrattenuto con la stampa e con la società: «Per me è un onore essere in questo stadio – ha evidenziato Mike Rann – è forte il legame tra L’Aquila e l’Australia, anche e soprattutto per l’importanza data da entrambi allo sport del rugby. In Australia conosciamo L’Aquila come il centro del rugby in Italia, sono molto colpito dal lavoro che si sta facendo con i bambini nelle scuole dell’infanzia [in collaborazione con l’associazione Life in Progress, ndr]. Verrò a vedere una partita al “Fattori”, e spero si possa intraprendere una collaborazione fattiva tra la società neroverde e il governo che rappresento».