World Rugby, con Canterbury di nuovo al Mondiale

World Rugby  ha annunciato l’accordo con Canterbury  in qualità di official sports apparel supplier per la Rugby World Cup 2019 e per la stessa World Rugby. L’accordo biennale prevede la fornitura dell’abbigliamento tecnico per la World Cup 2019, ma anche per la  World Rugby U20 Championship per gli arbitri d’élite negli incontri ufficiali di rugby a XV e Rugby 7’s.

Secondo il contratto, raggiunto con l’itermediazione di IMG, principale licenziatario di World Rugby, Canterbury svilupperà in esclusiva le collezioni di abbigliamento tecnico e per il tempo libero a marchio Rugby World Cup 2019 con il primo merchandising ufficiale in vendita da settembre in Giappone e entro la fine dell’anno per resto del mondo. Con quest’annuncio si estende a tre edizioni del torneo la collaborazione ufficiale tra Canterbury e la Rugby World Cup, collaborazione che trova la propria base bella fornitura dell’abbigliamento degli ufficiali di gara.

L’amministratore delegato di World Rugby, Brett Gosper, ha dichiarato: «Siamo lieti di dare il benvenuto a Canterbury come fornitore di abbigliamento sportivo per la Rugby World Cup e per World Rugby. World Rugby e Canterbury godono di un felice rapporto di collaborazione per la Rugby World Cup che risale al 2011, e non vediamo l’ora di sviluppare insieme una nuova collezione di abbigliamento sportivo per i nostri ufficiali di gara, per il personale tecnico e una vasta gamma di prodotti per i tifosi».

Simon Rowe, responsabile marketing sportivo Canterbury, ha invece dichiarato: «La visione di Canterbury è quella di essere il marchio numero uno nel rugby, significa che siamo estremamente orgogliosi di estendere la partnership di successo con World Rugby e Rugby World Cup 2019. La strada verso il Giappone 2019 è un momento entusiasmante per Canterbury in quanto miglioriamo la nostra associazione con il più importante torneo di rugby por portare sia dentro che fuori il campo, giocatori, dirigenti, personale, volontari e sostenitori di rugby tutti ad indossare il marchio».

Bruno Maglione, President of Licensing IMG, ha dichiarato: «Canterbury vanta oltre 100 anni di esperienza nell’abbigliamento da rugby, siamo lieti di aver firmato questo innovativo marchio sportivo come fornitore ufficiale di abbigliamento per World Rugby e per la Rugby World Cup 2019. Essendo già fornitore di Giappone, Inghilterra, Irlanda e dei tour dei British and Irish Lions 2017, Canterbury è un fornitore leader e la soluzione perfetta per questi appuntamenti internazionali di vertice».

Rugby store innovativi…

La comunicazione ed il marketing sportivo hanno infinite declinazioni che solo la fantasia personale pongono come limite supremo.

Dai Granata TorinoQuesta volta vorrei porre la vostra attenzione su una attività davvero sorprendente. A Torino degli sfegatati tifosi del Torino calcio, di professione parrucchieri, hanno pensato bene di creare un negozio di taglio capelli a tematica granata, si chiama appunto “Dai Granata”. Il negozio non è solo punto di bellezza per i tifosi torinisti, ma anche luogo di ritrovo serale per iniziative legate al calcio e alla seconda società della città sabauda.

Dai Granata TorinoViene da pensare a luoghi come Rovigo o altre città, specie del Veneto, dove il rugby è primo sport cittadino, perché non pensare a iniziative del genere? Magari integrando uno spazio all’interno della club house a questo servizio, oppure prendendo uno spazio nel centro dove fare store multiservice (parrucchiere, vendita merchandise, acquisto biglietti partite, etc.). Renderebbe certamente a livello economico, sarebbe originale e darebbe un senso di appartenenza anche simpatico, certamente fuori dagli schemi noti. Permetterebbe anche delle promozioni innovative (sconti nel negozio per chi presenta il biglietto della partita, sconti alla partita per chi si fa un determinato taglio nello store).

Se tutto ciò vi sembra strano, sappiate che già ci furono promozioni simili nella Varese del basket anni novanta, dove si entrava alla partita a prezzi scontati se ci si presentava con i capelli verdi (!!!) come il playmaker di allora, quel Pozzecco che fu per il movimento cestistico una spinta importante come giocatore e personaggio. Tutto però era disorganizzato, legato all’iniziativa dei tifosi.

Questo renderebbe il rugby italiano, finalmente, un passo avanti rispetto al calcio. Infatti l’iniziativa di cui sopra ho citato l’esempio è gestita da privati e non ha particolari legami con la società sportiva, questo riduce la visibilità del negozio ed i possibili introiti sia per i privati che per la società sportiva. Questo è un invito a coloro che si muovono attorno al rugby con idee innovative a non temere, c’è già chi fa cose simpatiche ed interessanti in altri sport. Allo stesso tempo è un invito ai dirigenti sportivi del rugby nostrano ad osare laddove ancora neanche il calcio italiano lo fa in modo seriale.

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