Secondo quanto informa la BBC, la federazione scozzese starebbe facendo pressioni per riportare in patria il centro Huw Jones (2 caps con la Nazionale del Cardo). Attualmente il tre quarti è in forza a Western Province (ha giocato anche due Super Rugby con gli Stormers), franchigia con il quale è legato fino al 2017. I dirigenti scozzesi però vorrebbero riportare subito in Patria il giocatore (si parla di Edimburgo o Glasgow) e per accelerare la trattativa potrebbero far leva sulle difficoltà economiche che sta attraversando il club di Città del Capo.
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Pieter de Villiers per la mischia degli Stormers?
Pieter de Villiers, ex pilone con all’attivo ben 69 caps per la Francia tra il 1999 e il 2007, ha recentemente rassegnato le dimissioni dal ruolo di consulente per la mischia presso la SA Rugby , ma secondo Netwerk24 sarebbe sul punto di assumere lo stesso ruolo in seno agli Stormers.
Si allarga così ulteriormente lo staff tecnico agli ordini del director of rugby Gert Smal e dell’head coach Robbie Fleck, che lunedì ha abbracciato l’ex Auckland e Blues Paul Feeney.
Un tecnico dei Blues agli Stormers
Paul Feeney ha firmato un accordo per le prossime tre stagioni con Western Province e gli Stormers. L’ex tecnico dei Blues, dove ha recentemente ricoperto il ruolo di skills coach quale assistente di Tana Umaga, è volato lunedì in Sud Africa per ricoprire il medesimo ruolo agli ordini dell’head coach Robbie Fleck e del director of rugby Gert Smal. Feeney che curerà anche l’attacco, in passato ha allenato in Francia, in Giappone e alle Fiji.
.@THESTORMERS sign former #Blues / #Auckland coach Paul Feeney on 3-year deal:
(Via: @NZStuff )https://t.co/ep7lL7SITV pic.twitter.com/70SfenfZQu— 7s in South Africa (@BlitzBokke) 30 ottobre 2016
Western Province, l’inizio di una crisi?
Secondo quanto riportato nei giorni scorsi da Sport24 la Western Province Rugby è in piena crisi finanziaria, dalle parti di Newlands avrebbero già stimato la perdita in 11 milioni di rand l’anno per la WP Rugby (Pty) Ltd, poco meno di 750 mila euro, cui si aggiunge una citazione in giudizio da parte di Aerios, società che detiene i diritti commerciali della federazione. Una battaglia legale potenzialmente devastante per le casse di Western Province e degli Stormers, Aerios vuole infatti il pagamento immediato di 72 milioni di Rand, quasi 5 milioni di euro. Al centro del contenzioso la sponsorizzazione con DHL, iniziata nel 2013 senza il consenso di Aerios, che reclama ora il pagamento di una penale per diritti pubblicitari ceduti a terze parti.
La situazione finanziaria di Western Province fa discutere e sull’argomento sono recentemente intervenuti anche Keith Andrews e Cobus Visagie (http://www.sport24.co.za/Rugby/wp-woe-money-wise-props-speak-out-20161031), ex giocatori entrambi professionalmente impegnati nel mondo della finanza. Al centro della loro analisi i risultati di Western Province e degli Stormers, con il rischio di una crescente disaffezione del pubblico – l’esatto opposto di quanto sta succedendo negli ultimi due anni ai redivivi Lions – e che il perdurare di un’instabilità finanziaria possa portare ad un nervosismo crescente tra i giocatori, lo staff tecnico e gli sponsor. Se la situazione al momento non è certo disastrosa, tanto più qualora si risolvesse in maniera positiva la causa con Aerios, cui era stata affidata la vendita degli spazi pubblicitari, a pesare sembrerebbe essere soprattutto la mancanza di trasparenza.
E se prendessero Nick Mallet?
Se il favorito per la panchina degli Stormers è John Mitchell, almeno secondo la stampa sudafricana, non va sottovalutato il fatto che l’ex head coach di Western Province e Lions fosse già stato protagonista di un no, come da lui ammesso lo scorso giovedì a SuperSport.com: gli Stormers gli avevano proposto un biennale, ma alla fine le parti non avevano raggiunto un’intesa economica.
Con John Mitchell head coach, il compito di gestire la squadra fuori dal campo sarebbe del director of rugby di Western Province Gert Smal, un tecnico d’esperienza avendo guidato proprio gli Stormers e Western Province nel recente passato, oltre ad essere stato assistant coach di Springboks (2004-07) e Irlanda (2008-13). Smal rappresenterebbe anche, eventualmente, la soluzione interna ideale, ma difficilmente tornerà sui suoi passi per esporsi in prima persona come tecnico, preferendo ora un incarico più ampio.
L’altra soluzione interna è rappresentata da John Dobson, attuale coach di Western Province in Currie Cup, ma non considerato sufficientemente esperto da vedersi affida la franchigia di Super Rugby. Non al momento almeno, ma qualora non andassero in porto altre trattative, la situazione potrebbe evolvere in suo favore.
Per ora però il profilo di chi avrà la preferenza nella rosa dei candidati sembrerebbe ben chiaro: un tecnico di caratura internazionale, che conosca il SuperRugby e la mentalità sudafricana, ma possa portare qualcosa di nuovo nel gioco degli Stormers, considerato fin qui troppo schematico e monocorde. Un profilo che non si conface al solo Mitchell, le alternative portano infatti due nomi pesanti. In primis quello dell’ attuale assistente di Chris Boyn agli Hurricanes, con cui è legato fino al 2016, John Plumtree, già coach degli Sharks tra il 2008 e il 2013, che potrebbe lasciare la Nuova Zelanda anzitempo per un nuovo ruolo di primo piano in Sud Africa.
Un altro grande ritorno su di una panchina sudafricana potrebbe poi essere quello di Nick Mallett! L’ex ct azzurro di esperienza internazionale ne ha da vendere, avendo allenato in carriera gli Springboks e, poi, a Parigi lo Stade Français. Per di più conosce benissimo l’ambiente avendo rappresentato Western Province prima come giocatore e poi come tecnico. Mallett non sembra convinto a voler riprendere la carriera di allenatore, come lui stesso ha di recente dichiarato, ma mai dire mai…
I «sei o sette anni» di esperienza nel SuperRugby, come condizione posta da Smal nella scelta, però restringono di molto il campo, per cui potrebbe essere un ballottaggio tra Mitchell e Plumtree, ma non va dimenticato che il prossimo 11 dicembre la SARU ha in programma la riunione del consiglio federale, con al centro dell’ordine del giorno proprio il futuro di Heyneke Meyer.
L’attuale tecnico degli Springboks infatti potrebbe non essere confermato, benché le ultime indiscrezioni parlino di una proposta di rinnovo per un altro anno. A quel punto si potrebbe addirittura scatenare un altro affaire Eddie Jones… il favorito per il ruolo di nuovo c.t. del Sud Africa è, manco a farlo apposta, proprio uno tra il neozelandese John Plumtree e John Mitchell!!!
Il favorito è proprio John Plumtree, ma qualora il neozelandese si ritirasse dalla corsa alla panchina dei Boks, di fatto gli Stormers si troverebbero senza John Mitchell, nome che i media sudafricani danno come il più caldo per guidare la franchigia. Difficile che dalle parti di Western Province vogliano commettere lo stesso errore, finendo col trovarsi messi da parte per favorire le ambizioni internazionali del proprio allenatore.
Meglio dunque attendere svariate settimane, magari mentre Meyer decide del proprio futuro e la SARU tratta con Plumtree e Mitchell? Oppure iniziare a lavorare da subito sulla stagione di Super Rugby entrante? In entrambi i casi, ecco che il nome di Nick Mallett potrebbe far comodo agli Stormers, diventando ben più che una semplice fantasia…
Jones proprio non torna… John Mitchell in panchina?
Da quanto trapela da Cape Town, sembra proprio che Eddie Jones non abbia intenzione di far ritorno in Sud Africa per aiutare gli Stormers quantomeno a preparare la stagione di Super Rugby.
A solo una settimana dalla presa in carico del ruolo di guida tecnica della franchigia, l’australiano venerdì aveva stupito accettando l’incarico di head coach dell’Inghilterra, ma nel darne l’annuncio venerdì il director of rugby di Western Province Gert Smal aveva tranquillizzato tutti sostenendo che l’ex c.t. del Giappone, campione del mondo con gli Springboks nel 2007 in qualità di consulente di Jake White, sarebbe tornato ad inizio dicembre per dare quantomeno il suo contributo d’esperienza alla costruzione della prossima stagione.
Un’illusione durata giusto il tempo della prima conferenza stampa. Incalzato dalle domande della stampa inglese sul prossimo Sei Nazioni, Jones ha detto chiaramente che non tornerà in Sud Africa, anzi passerà la prossima settimana a Los Angeles per un impegno della World Rugby, prima di raggiungere la moglie in Giappone e farle preparare la giacca anti pioggia. Il 1° dicembre, ha sottolineato, sarà infatti in Inghilterra pronto ad iniziare il nuovo lavoro.
Immediata la reazione dei media sudafricani, che hanno provato subito ad interpellare Gert Smal, senza fortuna. Il punto di vista di Wester Province è stato invece affidato al manager della comunicazione strategica Howard Kahn, secondo cui «non c’è tempo per rispondere alle storie, ma bisogna concentrarsi sull’andare avanti».
Il successore di Eddie Jones non verrà però nominato subito, e varie opzioni sono al vaglio di Gert Smal. Nonostante questo un nome circola già con insistenza quale grande favorito alla panchina dei DHL Stormers, non sono molti infatti i tecnici in grado di soddisfare all’identikit tracciato da Smal: formazione estera, esperienza consolidata di Super Rugby e un background internazionale. Si tratta di John Mitchell, uno certamente in grado di portare a Newland nuove idee avendo allenato in passato gli All Blacks, prima di diventare l’assistente di Clive Woodward con l’Inghilterra, guidare i Chiefs per alcune stagioni di Super Rugby, per poi trascorrere cinque anni con Western Force e due con i Lions!
Background internazionale, origini straniere e conoscenza del rugby sudafricano, dati i due anni con i Lions, non gli mancano. Le alternative, secondo la stampa locale, sarebbero invece Brendan Venter e l’ex tecnico degli Springboks Peter de Villiers.
Un coach internazionale per gli Stormers?
Cape Town – Nemmeno il tempo di iniziare a lavorare con il nuovo coach che gli Stormers si trovano ora senza guida in vista del Super Rugby 2016.
Dopo l’improvviso addio di Eddie Jones, nominato neo c.t. dell’Inghilterra, vi sarebbe addirittura la fila per presentare la propria candidatura. «Abbiamo già avuto almeno quattro contatti, se non sei» ha svelato nei giorni scorsi il director of rugby Gert Smal, aggiungendo di essere rimasto impressionato dal calibro dei candidati.
«Così c’è molto interesse – ha continuato Smal – devo prendere la giusta decisione per ingaggiare la persona giusta, che capisca la nostra cultura, il mondo in cui noi vogliamo giocare e comprenda le dinamiche del Sud Africa». Il profilo dovrà avere poi sei o sette anni di esperienza nel Super Rugby alle spalle, benché non dispiaccia qualcuno che abbia avuto un’esperienza internazionale.
Già dalle prime indiscrezioni si intuisce dunque che il futuro allenatore dei Borders non arriverà dal sud Africa. La prospettiva di un tecnico internazionale in arrivo a Newlands, infatti, «stimola il sistema» in maniera positiva, secondo Smal, sia per i tecnici che per i giocatori stessi.
Nel frattempo la pre-season sarà guidata da Robbie Fleck. «Fleckie è stato nominato coordinatore dei tecnici e sono onorato di avergli dato la possibilità di allenare le Under 21, perché credo abbai fatto un lavoro fantastico qui ed è molto probabilmente l’allenatore con la maggiore esperienza di Super Rugby in Sud Africa al momento. Così gli sto dando alcune responsabilità e sta per iniziare a guidare la squadra in maniera più decisa, col supporto degli altri assistenti allenatori».
Fin dalle prime uscite, poi, Smal ha immediatamente smentito di voler essere lui ad assumere il compito che doveva inizialmente essere di Eddie Joens, preferendo continuare con il lavoro di gestione dietro le quinte, dove «c’è molto lavoro da fare» e ci sono «un sacco di strutture da mettere in cantiere».